La Camera ha detto definitivamente no alle slot machine nelle Sale Bingo. Il veto è stato compatto. Addirittura, il capogruppo di AN, Ignazio La Russa, oltre ad annunciare il voto favorevole agli emendamenti soppressivi, ha proposto la realizzazione di sale da gioco in ogni Regione con tutti i crismi di sicurezza.

In pratica, il sì ai Casinò. Per il consulente del Comune di San Benedetto, il dottor Giorgio Fiori, "è un risultato estremamente importante, poiché la pronuncia del Parlamento, oltre a rappresentare un altro passo fondamentale verso il traguardo Casinò, ha scongiurato la concorrenza delle Sale Bingo. Se si considera che, mediamente, il 65% degli introiti lordi degli attuali 4 Casinò ufficiali, derivano proprio dalle slot-machine, l'installazione di queste macchinette nelle Sale Bingo avrebbe creato una concorrenza troppo forte ai nascenti Casinò". Che, secondo il dottor Fiori, sono fonti economiche, anche se leggendo i dati resi noti dal Ministero dell'Interno, sui proventi lordi e sulle presenze nei 4 Casinò italiani, non c'è da scialare.

Nel 2002 hanno tenuto, finanziariamente, Sanremo e Campione d'Italia, mentre sono scesi Venezia e Saint Vincent. Un calo generale è stato invece registrato nelle presenze. Poco male. Il ministro Gasparri, in occasione di una sua visita a Montecatini, candidata come San Benedetto a sede di Casinò, ha dichiarato: "Chi è ostile ai casinò è ottuso. Sono favorevole e con me, tanti colleghi di partito". Intanto il Comitato ristretto della X^ Commissione Parlamentare ha ripreso i lavori per definire il disegno di legge che, come anticipato dal ministro Prestigiacomo, a Giugno andrà in aula.