L'alzata di scudi dei consiglieri comunali della maggioranza per l'approvazione, in Giunta, del ‘project financing' del Riviera delle Palme, driblando l'analisi tecnico – amministrativa della Commissione consiliare Assetto del Territorio, è stata stoppata.
Nel summit in casa Forza Italia, presenti gli esponenti della coalizione della ‘Casa delle Libertà', la conclusione si è conclusa a tarallucci e vino. Dei ventilati tagli a livello dirigenziale, a partire dal dirigente del Settore Lavori Pubblici, Cesare Buonfigli e anche a livello politico – amministrativo, cioè la testa dell'assessore all'Urbanistica, Leo Sestri, tanto fumo e poco arrosto.
Come del resto, è accaduto anche all'ipotesi posta in discussione dal consigliere comunale della Lega Nord, Vincenzo Rosini: ampliare la Giunta comunale, da 8 a 10 assessori, per far spazio al capogruppo di AN, Emidio Galié e ad un esterno, il classico personaggio della società civile.
Bocciata. Al tirar delle somme, nell'incontro – confronto degli esponenti politici del centro – destra, non è stato stilato neppure il tradizionale documento che avrebbe dovuto chiarire il perché della contestazione dei consiglieri della Casa delle Libertà, in seno alla Commissione consiliare Assetto del Territorio. "E' stato un libero confronto – evidenziano i partecipanti al summit in casa Forza Italia – anzi, un libero confronto di idee che ha smussato gli spigoli della polemica". Come dire: dopo tanto polverone, per l'ennessimo colpo di coda degli ‘azzurri', non è successo niente.