"Anche se siamo entrati nel periodo più intenso e delicato del campionato, non dimentichiamo le cose che nella vita contano davvero, quelle cose che vanno al di là di una partita di pallone, di una vittoria. Ecco perché la società ed i giocatori dedicano la vittoria a Sara".

Queste le prime parole del presidente del Grottammare, Amedeo Pignotti, al termine della sofferta vittoria sul Lucrezia. Sara, una bambina di appena sette anni, sta lottando contro un tumore al fegato che la costringe, ormai da diversi mesi, a girare l'Italia alla ricerca di una cura, di una speranza. Nella giornata di oggi la bambina verrà sottoposta, a Bergamo, ad un delicato intervento chirurgico. Ed è proprio per questo che i giocatori del Grottammare sono scesi in campo, domenica scorsa, con delle magliette con la scritta "forza Sara" così come avevano fatto, una settimana fa, i Giovanissimi, squadra in cui gioca il fratello maggiore di Sara, Danilo. In molti, dunque, si sono stretti intorno alla piccola Sara con la speranza di rivederla presto al "Comunale" a fare il tifo per suo fratello Danilo.

Tornando alla gara con il Lucrezia, il Grottammare ha ottenuto il quinto successo esterno consecutivo al termine di una partita difficile contro una squadra che ha dato filo da torcere a Marcucci e compagni e che, forse, avrebbe meritato qualcosa di più come ammette mister Beni: "Entrambe le squadre, specie nella ripresa, hanno giocato a viso aperto creando occasioni a ripetizione: potevano vincere tutte e due. È una vittoria che ci dà morale anche se, dal punto di vista del gioco, non ci siamo espressi al meglio. Analizzeremo in settimana le cose che non sono andate per il verso giusto".

Il presidente Pignotti loda il carattere dei suoi: "Abbiamo sofferto un po' ma lo sapevamo che sarebbe stata una partita molto difficile. I ragazzi ci hanno creduto fino alla fine (il gol vittoria di Erbuto è arrivato al 92', n.d.r.): partite come quelle di domenica se non le affronti con la giusta convinzione e, soprattutto, se non le giochi fino all'ultimo secondo con la stessa voglia di vincere e determinazione, di certo, non riesci a vincerle".