Erano più di duemila, armati solo delle colorate bandiere della pace, i cittadini che, questa mattina,  hanno scelto di partecipare ai "Percorsi di Pace". La manifestazione, fortemente voluta dal presidente della Provincia di Ascoli, Pietro Colonnella,  dalle province di Ascoli, Macerata, Perugia, Rieti e Teramo e dal coordinamento enti locali per la pace, è iniziata con la messa del vescovo Gervasio Gestori presso il Santuario "Santa Maria delle Grazie e San Giacomo della Marca" di Monteprandone, senza dubbio un luogo simbolo per la pace, poiché nel santuario, fondato e voluto da San Giacomo, riposano le spoglie mortali del Santo che durante la sua lunga vita fu un forte e strenuo promotore di pace.

Il Vescovo Gestori, durante la messa, ha voluto far sentire alta la voce degli stranieri che vivono nella provincia: hanno infatti espresso un messaggio di pace i rappresentanti della consulta degli immigrati di religione musulmana e cattolica ed una suora filippina. Suggestivo il saluto di pace dichiarato nella propria lingua d'origine. Al termine il lungo corteo si è mosso lungo la strada che da Monteprandone porta a Ragnola, ha quindi percorso Viale dello Sport, Viale De Gasperi ed il centro di San Benedetto. Preceduto dai bambini delle scuole elementari, dai cento e più gonfaloni dei comuni che hanno aderito all'iniziativa, dai sindaci e dalle autorità locali, il corteo raccoglieva, man mano che si muoveva lungo le strade della città moltissimi simpatizzanti tra gli alunni delle scuole e tra i molti cittadini che aspettavano lungo il percorso.

Molte le sigle politiche e le associazioni che hanno partecipato: Lega Ambiente, l'unione cechi di Ascoli, i Verdi, la federazione DS di Ascoli con una bandiera della pace di cento metri quadrati, le donne in nero, Rifondazione Comunista e moltissimi alunni delle scuole di Ascoli, Pedaso, Grottammare e San Benedetto. La manifestazione si è conclusa alla Rotonda di San Benedetto con testimonianze di pace.