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CNA: "La guerra e la Sars danneggerano le imprese picene"

| ASCOLI PICENO - Grido d'allarme lanciato dall'organizzazione degli artigiani.

La CNA di Ascoli esprime la propria preoccupazione per le conseguenze derivanti dall'instabilità internazionale a causa dalla guerra in Iraq e dell'allarme sanitario legato alla polmonite atipica, la Sars, che interessa l'estremo oriente che sta producendo una serie di cancellazioni a catena di missioni, fiere, organizzazione di eventi promozionali già programmati nell'area. L'associazione delle imprese artigiane del Piceno che ha al proprio interno anche i consorzi export che operano al fine di agevolare l'attuazione di progetti di internazionalizzazione teme per le ricadute negative che tali situazioni stanno avendo sulle aziende. Secondo l'associazione artigiana, tuttavia, l'impegno delle singole rappresentanze di imprese nei progetti internazionali non basta per sostenere l'imprenditoria lanciata alla conquista dei mercati esteri. I dati dell'export relativi al 2002, del resto, avevano già mostrato una preoccupante tendenza al ridimensionamento della presenza italiana nel commercio internazionale.

Il calo registrato nelle esportazioni è stato pari al 2,7%. Le flessioni sulle esportazioni rilevate a livello nazionale hanno riguardato anche la nostra zona. Nelle Marche secondo i dati dell'Istat la flessione si è attestata a -0,8% dopo anni di costante aumento tenendo conto che l'ammontare delle vendite all'estero nel 2002 è stato pari a 8.305,9 milioni di euro contro i 8.379 milioni di euro del precedente anno. In provincia di Ascoli, invece, l'ammontare delle esportazioni è stato pari a 1.962 milioni di euro contro i 2.084 milioni del precedente anno con una flessione quindi pari a -5,9%.

Mercati promettenti, fermo restante le difficoltà di penetrazione delle piccole imprese, restavano Cina, Russia e i Paesi Opec, al momento, Russia esclusa, paralizzati dagli eventi bellici e dall'emergenza sanitaria. A questo punto le pmi votate all'internazionalizzazione chiedono sia alle autorità statali che alle istituzioni locali interventi urgenti. "E' necessario individuare nuovi strumenti e maggiori risorse - ha evidenziato Maria Desiree Basili, direttrice della Cna della provincia di Ascoli - considerando la considerevole importanza che hanno proprio le piccole e medie aziende nell'incidenza delle vendite all'estero per il nostro sistema economico e che in situazioni critiche come quelle attuali sono proprio le imprese di minori dimensioni a pagare le conseguenze più gravi".

12/04/2003





        
  



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