Eletti i vertici dell'Avis provinciale
| FERMO- Riunione in città per eleggere il nuovo organigramma.
di Ci.Ro.
L'Avis (associazione volontari italiani sangue) provinciale sì è riunita a Fermo, ieri, per rinnovare il Consiglio provinciale.Sono risultati eletti: Paolo Angelini, Rosanna Travaglia e Berardino Lauretani di Ascoli Piceno; Giuseppe Maria Boccabianca di San Benedetto del Tronto; Massimo Lauri di Montefiore dell'Aso; Carlo Giuseppe Oddi di Pagliare del Tronto.; Stefano De Angelis di Colli del Tronto., Mariano Giannetti di Ripatransone; Roberto Acciarri di Cupramarittima; Marco Gezzi di Fermo; Raffaele Calvitti e Pietro Rossi di Sant'Elpidio a Mare; Urbano Cardarelli di Porto San Giorgio e Gianni Strovegli di Montegranaro.
Per il Collegio dei Revisori contabili: Giuliano Ciotti di Offida; Angelo Concetti di Campofilone e Natale Mattieto di Fermo. Per il Collegio dei Probiviri: Tullio Giaccaia di Offida; Giuseppe Ragni di Grottammare; Giovanni Scibè di Fermo e Antonietta Giannetti di Campofilone.Nella prima seduta del Consiglio sono stati nominati: Presidente Rosanna Travaglia, Vice Presidenti Marco Gezzi e Giuseppe Boccabianca; Amministratore Massimo Lauri e Segretario Carlo Giuseppe Oddi. Nell'anno 2002 nella nostra provincia i soci , al 31.12, erano 7.544 con un incremento dell'1,89% rispetto all'anno precedente e le donazioni sono state n° 14.310 (di cui sangue intero n° 12534, plasmaferesi n° 1436 e altre aferesi n° 340) con un incremento del 5,35%.
L'anno 2002 è stato caratterizzato dall'attività nelle scuole e nelle strade che hanno dato ottimi risultati in incremento di nuovi soci.C'è grande necessità di sangue per cure, interventi e trapianti. Il sangue è indispensabile alla vita e non riproducibile, pertanto bisogna sensibilizzare fortemente i cittadini nei confronti della donazione volontaria e periodica del sangue e dei suoi emocomponenti. Donare sangue volontariamente e con consapevolezza permette di concretizzare la propria disponibilità verso gli altri, ma anche verso se stessi, poiché così facendo si alimenta un patrimonio collettivo di cui ciascuno può usufruire al momento del bisogno. Attualmente in Italia non è stato raggiunto l'obiettivo dell'autosufficienza nazionale.
L'attività dell'AVIS è finalizzata alla promozione di una donazione del sangue che garantisca la sicurezza del donatore e allo stesso tempo al ricevente. E' necessaria pertanto una stretta collaborazione con le ASL per non mettere a serio rischio la pazienza, la disponibilità e la motivazione dell'avisino.
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12/04/2003
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