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Ricorrenza del 59° Anniversario della lotta di Liberazione

| ROTELLA - cerimonia commemorativa della lotta di liberazione a Roverino e a Castel di Croce dove caddero per la Patria Gino Capriotti, Livio Danesi, Mauro Mazzocchi e Antonio Tauro.

di Giuseppe Capasso

In occasione del 59esimo anniversario della lotta di liberazione a Roverino e Castel di Creoce di Rotella 9 - 12 marzo 1944. Per non dimenticare e in ricordo di quanti donarono la loro vita per la conquista dei supremi valori di democrazia, giustizia, libertà, pace, solidarietà e affinchè il loro sacrificio sia esempio di vita per tutti, a Rotella, capoluogo, si è svolta sabato scorso la cerimonia commemorativa dei fatti della lotta di liberazione che accaddero a Roverino il 9 marzo e a Castel di Croce il 12 marzo 1944 dove caddero per la Patria: Gino Capriotti (decorato di medaglia d'argento al Valore Militare alla memoria), Livio Danesi, Mauro Mazzocchi e Antonio Tauro (presi prigionieri e fucilati dai nazi fascisti).

Ai piedi del monumento ai caduti delle due guerre, dove si è svolta la cerimonia commemorativa, è stata deposta la corona di fiori a perenne ricordo.

A fare gli onori di casa il Sindaco Amatucci, rivolgendosi ai Cittadini, Partigiani, Autorità presenti:
"Ringraziamo, anzitutto, l'Anpi per aver organizzato questa manifestazione e le Associazioni, Enti, che oggi sono qui rappresentati. Ad ogni commemorazione di un evento storico, ci poniamo una domanda: abbiamo noi rispettato le speranze di quelli che sono morti? Siamo stati in grado di dare le risposte necessarie per soddisfare le aspirazioni di quelli che morirono nell'adempimento del loro dovere?
Noi che siamo gli eredi di quelli che contribuirono a ricostruire il nostro Paese, dobbiamo dare loro delle risposte per dimostrare che il loro sacrificio non è stato reso invano. Oggi che commemoriamo il sacrificio dei nostri Padri, vorrei ricordare i loro nomi per sentirli di nuovo presenti tra  noi: Gino, Livio, Mauro e Antonio.
In questa triste giornata il nostro pensiero va ai famigliari dei caduti perché ricordino i loro cari, apprezzino il sacrificio offerto, affinchè non vi siano più in questo mondo guerre e lutti, bensì pace, prosperità e solidarietà fra i popoli".

A rappresentare l'Anpi di Ascoli Piceno, il presidente Oddi Giannino: "La nostra Associazione oggi è presente a Rotella, per commemorare i fatti accaduti il 9 e 12 marzo 1944 a Roverino e a Castel di Creoce di Rotella dove furono fucilati Gino Capriotti (morì combattendo) a Roverino, Livio Danesi ,  Mauro Mazzocchi  e Antonio Tauro  a Castel di Croce. Nel suo intervento ha inneggiato, tra l'altro, all'unità d'Italia".

Per la Provincia di Ascoli Piceno, in rappresentanza del presidente Colonnella impossibilitato ad intervenire in prima persona, l'Assessore Paola Armellini: "Non e soltanto un ricordo, ma vuol essere un messaggio di pace che, attraverso il sacrificio di questi giovani cittadini, è trasmesso alle nostre generazioni".
Sono pure intervenuti: Alberto Perozzi per l'Anpi del comprensorio di San Benedetto, Aurora Monaldi in sostituzione del Prefetto di Ascoli Piceno, Bartolomeo Emidio, con il gonfalone della provincia decorato di medaglia d'oro per attività partigiane, Il Sindaco di Castignano Simonetti, l'Assessore all'Ambiente Latini in rappresentanza del Sindaco di San Benedetto e Forze dell'Ordine.

Hanno fatto da corollario gli alunni della scuola Elementare e Media di Rotella accompagnati dalle insegnanti Sara Sestili, Silvana Galosi, Valeria Di Buò e dai professori Lucia Rosi e Pierluigi Lunerti. Tutti insieme hanno cantato, a inizio della funzione religiosa officiata da don Angelo Giancotti ai piedi del Monumento ai Caduti, l'inno Nazionale di Goffredo Mameli "Fratelli d'Italia" mentre gli alunni della V elementare, hanno declamato una poesia di Pablo Neruda "Alle fronde dei salici".

A fine cerimonia una bimba, in ricordo delle guerre, ha invitato tutti i presenti a cantare l'inno del Piave. Altrettanto ha fatto il presidente dell'Anpi (Associazione Nazionale Partigiani Italia) che ha letto la preghiera del Partigiano di Teresio Olivelli, capitano degli alpini, morto in un lager tedesco e che ora è in corso il processo di beatificazione.
Per la cronaca, ci diceva l'Assessore Gatti, la cerimonia si è tenuta a Rotella e non sul posto dove sono avvenuti i fatti, in quanto si rimane nell'attesa che venga ripristinata e messa al suo posto la croce che porta effigiati i nomi dei quattro martiri.

13/04/2003





        
  



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