La riforma Moratti scontenta gli studenti dell'istituto d'Arte
| ASCOLI PICENO - Stamane gli studenti dell'istituto d'Arte, davanti al provveditorato agli studi, hanno esternato il loro disappunto.
di Mauro Giorgi
"Un mondo senza arte è un mondo senza colori", "stop alla riforma Moratti" ed ancora "lo studio è un diritto che non potete toglierci".
E' eloquente lo stato d'animo degli studenti dell'istituto statale d'Arte sulla nuova riforma Moratti che prevede una classe con non meno di venti iscritti.
A tal proposito questa mattina gli alunni della sopra citata scuola, coordinati dai rappresentanti Carboni Fabio e Traini Simone, hanno pacificamente manifestato davanti al provveditorato agli studi.
"Ci siamo trovati che alcune sezioni del nostro istituto, come il 'reparto' di fotografia e forse anche quello di filmica, verranno chiuse perché non ci sono le necessarie adesioni. -dichiara Carboni Fabio- Non è possibile una cosa del genere. Vorrei far riflettere tutti poiché se dovessero continuare a mancare le opportune iscrizioni va a finire che ci chiudono la scuola. E' un nostro diritto studiare ed è ingiusto, prosegue, non avere l'opportunità di farlo".
Dello stesso avviso è anche Traini Simone.
"Noi ci riteniamo artisti e non vogliamo che alcune sezioni vengano soppresse. Una scuola come la nostra dove ci sono circa 480 iscritti suddivisi in 27 classi è normale che in alcuni casi non abbia tali requisiti. Mi auguro, conclude, che questa cosa non sia definitiva".
A riaccendere le speranze agli studenti ci 'pensa' direttamente la segretaria del provveditorato agli studi Spiconardi Maria Rita.
"Non c'è una chiusura definitiva del caso. - dichiara la Spigonard- Martedì prossimo, infatti, si riuniranno in Regione i dirigenti del C.S.A. e dell'ufficio scolastico regionale ed infine il funzionario della regione Marche, per discutere sul problema di tutti gli istituti d'Arte. Voglio precisare, prosegue, che la questione non riguarda solamente Ascoli Piceno".
Come abbiamo potuto apprendere direttamente dalla segretaria Maria Rita Spiconardi, insomma, c'è la possibilità che si possa fare un 'dietro-front' in merito a questa vicenda.
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18/04/2003
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