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La processione del Cristo Morto nel segno della pace

| MONTEPRANDONE - Il Papa ha inviato Mons. Marino, che trattò con Bush per scongiurare la guerra contro l'Iraq.

di Franco Cameli

Una lunga scia di fedeli ha preso parte alla processione del Cristo Morto, rinnovando la tradizione che si ripete con puntualità dal 1859. Il rito del Venerdì Santo ha visto la partecipazione devota di 3.500 persone, di alti esponenti del mondo politico e di Mons. Joseph Marino, Prelato d'Onore di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II. Una presenza nel segno della pace, che ha dato lustro alla cerimonia religiosa, elevandola al rango delle più prestigiose della  regione. Al seguito dell'imponente bara dorata, con la statua del Cristo Morto, lo stesso Marino, il parroco della chiesa San Niccolò di Bari, don Francesco Ciabattoni, il sindaco Orlando Ruggieri, con fascia e gonfalone, la Giunta comunale, la delegazione del Municipio di San Benedetto, guidata dal vicesindaco Pasqualino Piunti, l'on. Gianluigi Scaltritti, il sen. Amedeo Ciccanti.

Mons. Marino ha tenuto l'omelia al rientro della processione a San Niccolò, parlando del sacrificio della croce, ricordando che il martirio del figlio di Dio ha segnato l'inizio della pace tra gli uomini. L'alto prelato ha fatto parte della delegazione vaticana capitanata dal Cardinale Pio Laghi,  che lo scorso 5 marzo ha conferito alla Casa Bianca di Washington con il presidente degli Stati Uniti, George Bush, portando le ragioni del Papa al fine di scongiurare la guerra contro l'Iraq.

"Mi trovo a Monteprandone -ha detto Mons. Marino- perché mi è stato riferito che la cerimonia del Cristo Morto è molto sentita, così ho voluto sperimentare la fede locale"..
Nella mattinata di venerdì l'ecclesiastico è stato a colloquio dapprima con il Vescovo della Diocesi, Mons. Gervasio Gestori, presso la curia di via Forte, poi con il sindaco di Monteprandone, Ruggieri, alle ore 15 nella chiesa di San Niccolò ha presenziato al Rito della Croce. Ha fatto visita alle spoglie di San Giacomo della Marca, nel Santuario di Santa Maria delle Grazie, ricordando l'impegno del Santo a favore della pace nella Bosnia Erzegovina. Mons. Marino ieri mattina ha ripreso la via della Città del Vaticano, dove si occupa delle relazioni con gli stati esteri, in particolare con la difficile realtà dell'area balcanica.  

19/04/2003





        
  



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