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Suoni sontuosi dal Fedeli restaurato.

| GROTTAMMARE - Concerto organistico del maestro Francesco Di Lernia alla Chiesa di Santa Lucia.

di Giovanni Desideri

Domenica di Pasqua, temperatura tiepida, luce ancora diffusa intorno alle 18, molte persone del posto nonché turisti hanno gremito la Chiesa di Santa Lucia a Grottammare per il primo concerto dacché è restaurato il suo organo, opera di Francesco Fedeli (1752), restauro di Barthélémy Formentelli, uno dei maggiori specialisti d'Italia e al mondo.

 

Il programma prevedeva dodici brani: di Quagliati (1555-1628: Toccata dell'Ottavo Tuono e Canzone II), Valente (c. 1530/40-1601: Tenore del passo e mezzo con sei mutanze), Pasquini (1637-1710: Toccata, Passacaglia, Variazioni capricciose), musiche d'anonimo olandese del XVII° secolo (Tre variazioni su 'Daphne'), Valerj (1760-1822: Sonata VI (Siciliana) e Sonata XI), Piccinini (1728-1800: Sinfonia dall'Opera Cecchina ossia La buona figliola), Pachelbel (1653-1706: brano in sostituzione di quello annunciato di Ernesto Becucci), Morandi (1777-1856: Benedizione del Venerabile).

 

Il concerto è stato piacevole, piacevolissimo: l'organo è davvero in perfette condizioni, come ci ha anche confermato lo stesso maestro Di Lernia, al termine della sua esibizione. Diplomato all'Accademia Superiore di Musica di Lubecca in Germania, il maestro ha esordito nel 1990 presso la sala degli Amici della Musica di Vienna ed ha successivamente collaborato con diverse formazioni fino ai divini Wiener Philarmoniker (recital, registrazioni). Ha pubblicato volumi per la Universal di Vienna ed insegna Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio di Campobasso.

 

Un gran traguardo il restauro, un successo di pubblico questo concerto (che oltre a tutto ha permesso l'accesso a musiche di raro ascolto), ma ancora non è tutto. Il bis non è stato soltanto il brano aggiuntivo donato dal maestro Di Lernia ai suoi numerosi ascoltatori: ulteriore graditissima sorpresa il trasferimento presso la Chiesa di San Giovanni (con annessa perla, il Museo Sistino) per l'esecuzione di un brano pure di Pachelbel. Breve prova delle condizioni dell'organo di cui anche questa chiesa è dotata. Costruito nel tardo ottocento, per esso si attende un restauro completo, mentre ad oggi l'intervento compiuto consente solo brevi presentazioni, tale l'odierna.

 

Cosa lodare di più? Il recupero di uno fra i più importanti tesori del passato che Grottammare possa vantare o l'esecuzione o il pubblico medesimo? Salomonicamente, applausi ex æquo!

20/04/2003





        
  



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