Martedi di Pasqua al Santuario della Madonna della Liberata
| PETRITOLI - Tradizionale programma religioso e civile.
di Giancarlo Fabiani
Stampa raffigurante il quadro della Madonna.
Martedì 22 aprile, esattamente il 'martedì di Pasqua', i petritolesi e gli abitanti del circondario, come vuole una antichissima tradizione, torneranno sul colle dove svetta il Santuario della Madonna della Liberta. Dopo un lungo periodo di, chiamiamola così, 'pausa tecnica', quest'anno i fedeli torneranno a festeggiare ed a pregare sul colle della Liberata, grazie alla Associazione Pro Loco Petritolese che si è presa l'impegno di ripristinare quella che, per Petritoli, è una delle tradizioni religiose più antiche e attese durante tutto l'arco dell'anno.
In mattinata è previsto un programma strettamente religioso e saranno in molti i fedeli che, sin dalle prime luci dell'alba, si incammineranno in pellegrinaggio per raggiungere il Santuario che dista dal centro abitato di Petritoli diverse centinaia di metri. Nel primissimo pomeriggio, oltre ai fedeli, sarà la volta di quanti vorranno trascorrere in campagna alcune ore della giornata abbinando, la visita alla chiesa, alla lauta merenda a base di porchetta, pesce fritto, uova sode e annaffiata dal sempre ottimo vino locale.
Incerta ed ancora oscura è rimasta, dopo tante ricerche, l'origine del nome 'Liberata'. Diversi e più disparati sono i 'si dice', tante le interpretazioni date da vari ricercatori e studiosi ma chi può dire in verità da che cosa sia derivato il nome al colle, che maestoso e dominatore si affaccia sulla valle dell'Aso ? Due sono le più accreditate ipotesi: semplicistica la prima che trova un nesso con quel 'Liberatori', attributo all'Imperatore Magnenzio, amministratore civile e militare il cui nome è inciso nella pietra miliare romana, che si conserva all'interno della chiesa, trasformata più tardi in acquasantiera; più vicina al cuore del popolo la seconda, nell'amorosa riconoscenza verso la Madonna soccorritrice e 'liberatrice' dal male.
Dopo decenni di abbandono la chiesa della Liberata fu riaperta al culto il 4 agosto del 1957 ed in una pubblicazione del tempo, stampata nella allora Tipografia Filemone Fabiani, si legge:
'I grandiosi festeggiamenti civili e religiosi, che si svolgeranno nei giorni 3 e 4 agosto p.v., rimarranno a perenne ricordo tra le generazioni future del ritorno, sul ricostruito Santuario della madonna della Liberata, dell'effige miracolosa della Madonna, da secoli celeste sentinella sulla ubertosa vallata dell' Aso'. Nella foto la riproduzione dell'immagine del quadro della Madonna della Liberata stampata recentemente, utilizzando un prezioso ed antichissimo cliché in rame, con il Torchio Amos dell'Orto (1840).
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21/04/2003
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