"Abbiamo elaborato un progetto di riposo biologico in Adriatico che diminuisce lo sforzo di pesca e garantisce la riproduzione della specie. Crediamo che sia l'unica proposta possibile per salvaguardare le risorse idriche del Mar Adriatico e contemporaneamente mantenere in equilibrio il conto economico delle imprese; una proposta aperta intesa a trovare le dovute convergenze.

Per quanto riguarda la tutela delle aree di riproduzione dell'isola di Pomo e la fascia costiera sono problemi veri che vanno discussi ed approfonditi e che certamente saranno oggetto di valutazione e di intervento per il fermo pesca del 2004."


E' quanto affermato dal coordinatore del Comitato Pescatori San Benedetto del Tronto, Pietro Merlini, a margine della riunione tenuta in Ancona lunedì 14/04 dall'Assessore Regionale Agostini per il fermo pesca 2003. Pietro Merlini ha aggiunto il no più deciso ad un fermo pesca estivo e continuato di 45 giorni.
Bene ha fatto l'Assessore Regionale Agostini a discutere a livello interregionale del fermo pesca in Adriatico 2003 per cercare una ipotesi più condivisa possibile. I tempi sono stretti ed attendiamo una prossima riunione in Ancona per tentare di formulare una ipotesi di proposta di riposo biologico per l'Adriatico quanto più condivisa dalla Marineria da proporre al Parlamento della Pesca a Roma.

Abbiamo interessato direttamente il Ministro Gianni Alemanno ed il Sottosegretario Paolo Scarpa su questa proposta innovativa di riposo biologico 2003 che sta riscontrando positivi giudizi da parte dei settori consistenti della Marineria dell'Adriatico.

* Componente Esecutivo Comitato Pescatori San Benedetto T.