Assicurazioni "autogestite" per difendere le produzioni picene
| RIPATRANSONE - E' l'idea lanciata nel corso del convegno organizzato a Ripatransone dalla Coldiretti di Ascoli.
Assicurazioni "autogestite" per difendere le produzioni picene e il reddito delle aziende da gelo, vento e pioggia. E' l'idea lanciata nel corso del convegno organizzato a Ripatransone dalla Coldiretti di Ascoli e al quale hanno preso parte, tra gli altri, il direttore nazionale dell'Asnacodi, l'Associazione dei Consorzi di Difesa, Mauro Maraldi, e il sindaco Paolo D'Erasmo. Un'iniziativa che, non a caso, cade a qualche settimana di distanza dalla gelata che ha devastato i frutteti di albicocche, susine e pesche, oltre ai vitigni precoci.
"Proprio in questi giorni, inoltre, arriveranno i risarcimenti per i danni causati dalla grandine del '99 - ha denunciato il presidente di Coldiretti Ascoli, Marco Maroni -, ma, vista l'esiguità del fondo a disposizione, le nostre imprese non riceveranno più di 500-600 euro. Un aiuto quasi inutile, considerato anche che giunge a quattro anni di distanza dai fatti. E la situazione non sarà migliore per chi si è visto distruggere i raccolti di frutta dall'ultima gelata, anche perché la legge sulle calamità, la 185, è cambiata".
"Il vero problema è che l'agricoltura non è un settore appetito dalle compagnie di assicurazioni - è la spiegazione del direttore della federazione provincia Coldiretti, Alberto Bertinelli -. Troppo alti sono i rischi per chi lavora all'aperto perché si costruisca un sistema di difesa dagli imprevisti del clima, come vento, pioggia e gelate".
Da qui l'idea del convegno e dell'invito a Maraldi e al segretario del Consorzio di Difesa piceno, Claudio Sestili.
"A livello locale abbiano già sperimentato con successo delle polizze anti grandine - ha spiegato il direttore dell'Asnacodi -, ma il vero obiettivo è realizzare delle polizze multirischio che possano dare risposte certe ai nostri agricoltori, assicurando i raccolti contro tutti i rischi del maltempo, e non solo. Il tutto attraverso i Consorzi di Difesa".
Uno strumento all'interno del quale sono le stesse imprese agricole ad essere protagoniste, contribuendo così in prima persona a tutelare il proprio reddito e, di conseguenza, l'enogastronomia picena che, come ha sottolineato il sindaco di Ripatransone, Paolo D'Erasmo, costituisce una irrinunciabile ricchezza per il nostro territorio.
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28/04/2003
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