Esperienze di destagionalizzazione in un seminario della Confesercenti
| SAN BENEDETTO - Tra i relatori il giornalista Osvaldo Bevilacqua e il presidente dell'Assoturismo Gaetano Orrico.
di Paola Pennacchietti
Destagionalizzare il turismo rivierasco e piceno si può, a patto di avviare una serie di interventi anche molto impegnativi sulle strutture ricettive e sull'accoglienza e di puntare tutto sulla qualità, i beni culturali, il collegamento tra mare ed entroterra, lo sport e il benessere, la riscoperta e lo sfruttamento del mare come bene del turismo.
La ricetta per avviare quel processo di destagionalizzazione auspicato e rincorso da almeno quindici anni è stata suggerita questa mattina nella sede di via Manara della Confesercenti da Osvaldo Bevilacqua, giornalista Rai ed esperto di turismo, e da Gaetano Orrico, presidente nazionale dell'Assoturismo e segretario nazionale della Confesercenti.
L'occasione era il seminario che ha concluso il master per Manager Turistico organizzato dalla Confesercenti e rivolto alla formazione professionale di quelle figure che dovranno produrre idee e progetti per l'impresa delle vacanze. Il tema del seminario, al quale ha partecipato una folta platea, era Esperienze di destagionalizzazione in Italia idee per il turismo del Piceno. Presenti, tra gli altri, il coordinatore del Sistema Turistico Locale Piceno Mare Monti Raniero Isopi, il presidente di Piceno da Scoprire Diana Fioretti, l'assessore al turismo del Comune di San Benedetto Bruno Gabrielli, l'assessore allo Sport del Comune di Ascoli Celani, il presidente delle pro loco della provincia Catini, il prof. Medori per l'Istituto Alberghiero e il segretario regionale della Confesercenti Paolo Perazzoli, il direttore provinciale Camillo Di Monte e il presidente provinciale Nino Capriotti.
"San Benedetto e il Piceno hanno tutte le carte in regola per destagionalizzare il proprio turismo - ha detto Osvaldo Bevilacqua - ci sono ancora pochi passi da fare per raggiungere questo obiettivo. Il Piceno può realmente iniziare la stagione turistica a fine aprile e proseguirla per tutto ottobre, senza considerare che l'inverno, con adeguate iniziative, potrebbe portare anche il turismo straniero".
<Se lavorerete bene ha aggiunto Bevilacqua rivolto agli operatori e ai futuri manager presenti al seminario e soprattutto in armonia tra costa ed entroterra, come mi sembra stia già avvenendo, raggiungerete gli obiettivi che vi siete prefissati>. La formula suggerita da Bevilacqua per destagionalizzare e incentivare il turismo è quella dell'integrazione tra offerta della costa e offerta dell'entroterra, con un occhio ai nuovi trend come la vacanza all'insegna dello sport e del benessere, la ricerca della migliore enogastronomia e delle bellezze dell'arte e della natura.
Una ricetta che Gaetano Orrico ha sintetizzato in un articolato intervento nel quale ha prima valutato i punti di debolezza di realtà turistiche come quella sambenedettese, che in estate vede aumentare in maniera esponenziale il numero delle presenze con gravi disagi per i residenti e il rischio di non offrire un prodotto di qualità, e poi riassunto in una dozzina di punti quello che c'è da fare per destagionalizzare l'impresa delle vacanze nel Piceno.
<Innanzitutto vanno differenziati prezzi e servizi in base al periodo delle vacanze ha detto Orrico e poi aprire gli hotel per tutto l'anno, anche se questo rappresenta un impegno importante per gli operatori. Va incentivato il turismo scolastico e degli anziani, prettamente legato alla destagionalizzazione, ma anche quello dello sport e del benessere, sempre più richiesto. E' impensabile ipotizzare che da qui a pochi anni possa esistere un hotel senza la palestra: questo va considerato>. Orrico ha sottolineato l'importanza di manifestazioni ed eventi <che non siano grandi, ma unici, in grado di essere ricordati e di incuriosire>. Fondamentale il legame tra mare ed entroterra per movimentare la vacanza, dare spazio ad agricoltura, enogastronomia, a artigianato, prodotti tipici, valorizzare il settore della pesca-turismo creando alleanze tra pescatori e turisti e coinvolgendo gli alberghi, sfruttare la massimo la spiaggia, anche di notte con illuminazioni adeguate e appositi accorgimenti, far vivere il mare tutto l'anno, anche in inverno <come ricchezza da sfruttare fino in fondo>..
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28/04/2003
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