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Grande Cejas, gol e parate e l'Ascoli affonda il Catania 2-1

| ASCOLI PICENO - Il portiere argentino prima realizza il rigore del 2-1 togliendo il pallone dalle mani di Fontana che ne aveva sbagliato un altro in precedenza; poi, allo scadere, para miracolosamente su Oliveira. Ora la zona retrocessione è a 7 punti.

di Pierfrancesco Simoni

ASCOLI (4-4-1-1): Cejas; Tentoni, Barzagli, Zini, Savini (24'st Montalbano); Lavecchia, Montesanto (34'Caracciolo), Fontana (40'st Stella), La Vista; Brienza; Bruno. A disposizione: Maurantonio, Tangorra, Mendil, Bonfiglio. Allenatore: Pillon.

CATANIA (3-4-3): Castellazzi; Kiriazis, S. Monaco, De Martis; Del Grosso, Grieco, Martusciello (13'st Colasante), Pignotti (26'st Gatti); Oliveira, Taldo, Possanzini (3'st Fini). A disposizione: Sansonetti, Mirri, G. Monaco, Sedivec. Allenatore: Reja.

ARBITRO: Saccani di Mantova, coadiuvato dai giudici di linea Conzutti e Belloli. Quarto uomo: Fornasin.

RETI: 40' La Vista; 12'st Kiriazis; 19'st Cejas (rigore).

NOTE: spettatori paganti 7.351 (non erano valide le tessere) per oltre 57mila euro, di cui circa cento di fede catanese; espulsi al 25'st Colasante, al 41'st Caracciolo ed al 48'st il tecnico Reja; ammoniti Savini, Barzagli, Lavecchia e Caracciolo per l'Ascoli, Possanzini, Del Grosso, S. Monaco e Taldo per il Catania; calci d'angolo 5-4 per l'Ascoli; recupero 3' + 5'.

Due espulsioni, oltre a quella del tecnico ospite Reja, due rigori a favore dell'Ascoli, di cui uno fallito da Fontana ed uno, rivelatosi poi decisivo, trasformato dal portiere Cejas, che ha letteralmente strappato di mano il pallone al proprio capitano. Nella bolgia dello stadio Del Duca, un gagliardo Catania cede all'Ascoli dopo aver combattuto un'aspra battaglia ed aver visto sfumare il pareggio per un prodigioso intervento del portiere argentino dei marchigiani, che prima non ha trattenuto il pallone sulla giravolta di Oliveira, liberatosi a pochi metri dalla porta ascolana, ma che si è poi accartocciato proprio in tempo, prima che la sfera varcasse la linea bianca.
La prima novità, alla lettura delle formazioni. Il bianconero Di Venanzio, dato per titolare come centrocampista esterno di sinistra, ha dovuto dare forfait per un virus intestinale mezz'ora prima del match. Al suo posto, Pillon ha scelto La Vista. La mossa si è rivelata decisiva, perché il folletto bianconero ha indovinato il tap-in su conclusione ravvicinata di Bruno, ben respinta da Castellazzi. Il Catania non aveva cominciato male. Il primo affondo della partita è rossoblù. Al 2', su rimessa con le mani di Del Grosso, Possanzini gira di testa sull'esterno della rete.

L'Ascoli stenta ad entrare in partita e si affida al sinistro di capitan Fontana, che sui calci da fermo ingaggia un duello personale con Castellazzi, in cui l'estremo difensore del Catania, seppur con qualche difficoltà, magari rifugiandosi in corner, è risultato il vincitore. I rossoblu di Reja hanno dato l'impressione di reggere il confronto, non hanno mai sofferto un Ascoli più arruffone, disordinato e macchinoso del solito. Al 26' si vede Oliveira che si destreggia ai venti metri, ma la sua conclusione finisce a lato.

Cresce l'Ascoli, sostenuta dal suo capitano, ma la difesa a tre disegnata da Reja non sembra correre pericoli, se non al 36' quando, sugli sviluppi di una punizione, Savini, di testa, colpisce la traversa a Castellazzi battuto. Al 40', l'Ascoli passa. Il centravanti ascolano Bruno si libera bene al limite dell'area, ma la sua conclusione è respinta dal bravo Castellazzi. Il più lesto è La Vista che indovina il corridoio giusto per portare in vantaggio i suoi. Nella ripresa, i bianconeri hanno in pugno il colpo del ko. Savini scende a sinistra, opera un cross su cui Bruno non riesce ad avventarsi per l'opposizione fallosa di Kiriazis. Per Saccani, che aveva negato un penalty, parso netto, a Lavecchia, concede il rigore. Fontana calcia a lato ed il Catania ritrova il coraggio perduto. Al 14', al primo affondo importante, i rossoblu pareggiano. Corner dalla destra, sponda di Oliveira e Kiriazis, da due passi, fulmina Cejas. L'Ascoli si riversa in avanti, ed al 18' si verifica l'episodio decisivo. Lavecchia lancia per vie centrali Brienza, pallonetto a scavalcare Monaco che commette fallo. Per Saccani è ancora rigore e Cejas trasforma. Al 23', Taldo si libera bene ai 16 metri, ma calcia di un soffio al lato. Poi al 45' la palla d'oro capita sui piedi di Oliveira, ma Cejas compie il miracolo e regala tre punti all'Ascoli.

06/04/2003





        
  



2+1=

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