Verso un nuovo giornale
| Sembra evidente che, a fronte della immediatezza e continuità della informazione radiotelevisiva, il sistema di comunicazione a mezzo stampa appare, non solo inadeguato, ma, per alcuni aspetti, obsoleto.
di Emme
Inizia da oggi la collaborazione con il nostro giornale un noto personaggio locale, dalla penna acuta e pungente, che prefersisce usare uno pseudonimo, Emme.
Benvenuto.
Gli eventi bellici di questi momenti e la comunicazione, che, in parte segue, in parte è fattore primario delle operazioni di guerra, hanno portato prepotentemente alla ribalta gli aspetti più eclatanti della crisi della informazione. In particolare, è risultato evidente che, a fronte della immediatezza ( c.d. ' tempo reale ' , in molti casi) e continuità della informazione radiotelevisiva, il sistema di comunicazione a mezzo stampa appare, non solo inadeguato, ma, per alcuni aspetti, obsoleto.
Un comune impianto tv satellitare consente ormai di seguire minuto dopo minuto, gli avvenimenti con una completezza mai raggiunta prima. A ciò si aggiunge il commento contestuale, sul campo, del giornalista televisivo, che, proprio perché accompagna le immagini degli eventi nel momento in cui questi si verificano, fa impallidire e rende insoddisfacente qualunque lavoro di redazione successivo. Il giornale quotidiano si rivela, quanto a comunicazione della informazione, in ritardo di cinque o sei ore e ne è quindi evidente il fallimento in termini di ' aggiornamento' circostanziale di un evento in via di sviluppo. A ciò si aggiunga la eloquenza della immagine, che moltiplica il tempo di percezione dell'evento in misura impossibile a qualunque pagina stampata. La stessa ingannevolezza possibile della immagine è attenuata, se non corretta, dal commento orale che l'accompagna.
E' giunto, dunque il tempo di mandar in soffitta il vecchio foglio stampato? Certamente no, per ora. Il giornale quotidiano, che non può competere con la informazione televisiva, torna ad essere il contenitore di indispensabili, meditate opinioni, tanto più necessarie, quanto più si accresce il flusso di informazioni che arriva al lettore.
Date queste premesse, tuttavia per la stampa quotidiana si aprono interessanti, e forse obbligate, prospettive. Da qualche tempo, ormai, i maggiori fogli immettono in rete una copia del numero in edicola. E' significativo che a tanto si accompagni, quasi sempre, un apposito servizio di archivio che consenta la ricerca di precedenti. E' chiaro che, per il lettore, si tratta della disponibilità di un servizio che fino ad oggi si poteva ottenere solo nelle biblioteche ed emeroteche e che, per le pratiche difficoltà di accesso, poteva essere sfruttato di norma solo per specifiche ricerche e documentazioni. Ora, la facilità di accesso rende lo stesso servizio un prezioso strumento culturale che esalta l'autonomia critica del lettore., mentre il giornale tende a diventare non più il depositario di una verità storica ( sta scritto sul giornale!), ma una citazione probatoria di un' autononoma conoscenza. Ciò determinerà mutamenti anche formali, per esempio della impaginazione: una prima pagina di commenti redazionali e le notizie - finalmente sul serio disgiunte dall'interpretazione - in seconda pagina, secondo, la filosofia del vecchio Time . Da qui alla redazione di un foglio esclusivamente elettronico, capace di sfruttare la continua possibilità di aggiornamento della notizia, non c'è che un passo: il lettore, prima ancora di alzarsi dal letto la mattina, potrà scorrere l'intero panorama integrale della stampa nazionale ed estera e apprendere fatti aggiornati in un tempo quasi reale!
Per arrivare a tanto, occorre tuttavia, oltre una buona dose di fantasia e spregiudicatezza, che si realizzino alcune condizioni . In primo luogo ( il relativo processo è già in corso ed è inevitabile), la diffusione delle linee telefoniche a banda larga che, per un prezzo giornaliero inferiore a quello di una copia di giornale, rendono possibile il collegamento continuo e senza costi aggiuntivi alla rete Internet. Un definitivo impulso a questo utilizzo della Rete sarà infine dato dalla commercializzazione dei sistemi di lettura tramite monitor televisivo. Dovrà evolversi anche la professionalità giornalistica. Ma questo è un altro discorso.
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11/04/2003
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