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Per dei prodotti italiani siamo disposti anche a pagare di più

| ASCOLI PICENO - La prima giornata della raccolta di firme ha fatto registrare una grande affluenza di pubblico.

di Mauro Giorgi

Effetto boom nei confronti della raccolta di firme da parte della Coldiretti.
La notevole partecipazione di persone ha spiazzato anche gli addetti ai lavori che non si aspettavano così tanta gente.
A tal proposito, questa mattina, siamo andati ad ascoltare i pareri della popolazione.

"Credo che la Coldiretti sia sulla strada buona - dichiara De Angelis Angelo - Del resto, prosegue, i prodotti tipici dell'ascolano e della nostra Provincia non sono certo inferiori a quelli delle altre regioni. Mi auguro, aggiunge, che l'iniziativa si ripeta nel tempo perché è importante valorizzare il territorio nell'ambito enogastromico. Se è necessario, precisa, sono anche disposto a pagare di più i nostri prodotti alimentari. L'agricoltura, conclude, è stata molto trascurata fino ad oggi e ciò a fatto sì che si arrivasse ad una simile situazione".

Dello stesso avviso è anche Travaglino Giovanni:
"Questa manifestazione riesce a dare quello che è l'aspetto più importante del nostro territorio basato sui prodotti tipici alimentari. Se c'è bisogno di pagare di più per avere la certezza di avere un prodotto nazionale, prosegue, io sono ben disposto. Per quanto concerne una tutela degli agricoltori, infine, penso che si dovrebbe fare qualcosa in più".

Sulla stessa linea di pensiero Roberti Marco:
"Penso che questa raccolta di firme sia una cosa molto positiva. Io, prosegue, sono disposto anche a pagare di più per avere un prodotto biologico italiano. Probabilmente, conclude, tale vicenda ha condizionato l'economia della nostra agricoltura".

L'ultima considerazione è spettata al consigliere comunale Stefano Bartocci:
"Io credo che la salvaguardia e la tutela dei nostri prodotti sia fondamentale. Il nostro Ministro Alemanno, infatti, sta lavorando molto affinché il meccanismo europeo non ci penalizzi più di tanto. Sarei disposto a pagare di più, aggiunge, per avere un alimento nazionale che nell'ambito mondiale è uno dei migliori".

Come abbiamo sentito dai cittadini, insomma, l'importante è sapere da dove provengono i prodotti anche se tutto ciò comporterebbe un aumento delle spese di costo.

10/05/2003





        
  



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