Oltre milleduecento firme. Tanto ha fruttato l'alleanza che Coldiretti, Quintana e Ascoli Calcio hanno stretto a sostegno della proposta di legge per rendere obbligatoria l'indicazione in etichetta dell'origine degli alimenti. Nella due giorni svoltasi accanto alle logge della chiesa di San Francesco, in Piazza del Popolo, gli stand con le bandiere gialle sono stati letteralmente presi d'assalto da cittadini e turisti che, accanto agli assaggi di prodotti tipici, hanno voluto esprimere il proprio sostegno a un'iniziativa che va nel loro stesso interesse, in quanto consumatori, oltre che dell'intero sistema economico piceno.

Nella giornata di sabato a far da 'madrina' alla raccolta è stata una quarantina di figuranti della Quintana, con tanto di sbandieratori, che hanno dato un saggio della propria bravura.
Nella mattinata di domenica è, invece, toccato a una rappresentanza dell'Ascoli Calcio, guidata dal team manager Claudio Cicchi, tenere a battesimo l'iniziativa della Coldiretti picena.
Tante anche le autorità che hanno posto la propria firma a sostegno della proposta di legge per l'etichettatura obbligatoria dell'origine della materia avanzata da Coldiretti: dal sindaco di Ascoli Piero Celani al presidente della Provincia, Pietro Colonnella, dall'onorevole Giulio Conti al presidente della Camera di Commercio, Enio Gibellieri, dal prefetto Giuseppe Destro al consigliere regionale Umberto Trenta, dagli assessori provinciali a quelli comunali, tra i quali va citato Gianni Silvestri, che ha dato la propria disponibilità per l'autentica delle firme.  
 
"A tutti, come ai cittadini che ci hanno dato il loro sostegno, rivolgiamo un sentito ringraziamento poiché hanno dimostrato in questo modo un grande attaccamento ai prodotti tipici nostrani -hanno commentato il presidente Marco Maroni e il direttore Alberto Bertinelli -, lo stesso nutrito per due realtà importanti tanto importanti per questo territorio come la Quintana e l'Ascoli Calcio".