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Antonio Bufagna goleador per antonomasia

| VENAROTTA - Due gli obiettivi dell'attaccante: la conquista della prima categoria e chiudere la carriera di calciatore con una formazione che milita in un campionato che conta.

di Pino Capasso

Antonio Bufagna goleador per antonomasia, a dicembre compirà trentuno anni. Lui vuole festeggiali con il Venarotta. Due gli obiettivi dell'attaccante: la conquista della prima categoria, seppure attraverso la lotteria dei play off e chiudere la carriera di calciatore con una formazione che milita in un campionato che conta.

Come mai hai sempre giocato in categorie minori?:
"In linea di massima è vero. Però, ho anche giocato in Promozione con il Centobuchi nel lontano '98-'99. Ho disputato tre sole partite ed ho realizzato un gol che naturalmente ricordo con piacere. Avevo 26 anni ed il mio futuro di calciatore professionista rimaneva, purtroppo, una mera illusione".

Perché non hai più giocato in questo campionato?:
"La mia carriera di calciatore è stata condizionata dal lavoro. Poiché non potevo permettermi una vita agiata, sono stato avviato da giovanissimo al lavoro. Al calcio potevo dedicarmi solo a tempo perso. Giocare in Promozione comporta maggior impegno per gli allenamenti ed io non potevo permettermelo.

Come nasci calcisticamente parlando?:
"Nelle mie vene non scorre..sangue, ma gol. Sono nato attaccante e come tale mi piace gonfiare la rete. Mi sento uomo di area di rigore anche se ho giocato in più ruoli per scelte tecniche. Non a caso il mio ruolino di marcia di bomber annovera ben 198 reti in carriera. Spero di continuare per la gioia dei miei estimatori e tifosi".

Di questi gol qual è quello che ricordi volentieri?:
"La rete più bella che mi è rimasta indelebile è quella che realizzai nel campionato '97-'98 nella gara Roccafluvione - Grottammare finita (4-4). In quell'occasione realizzai tre reti di cui la terza dalla linea di centro campo con un tiro a volo di collo sinistro. Un gol d'antologia per un calciatore dilettante. Ricordo che sorpresi il portiere vedendolo fuori dei pali ed il pallone finì nel set".

Qual è il difensore che non avresti voluto incontrare, ma che tu ricordi?:
"Il caro amico Brucchi del Comunanza58. Quando ci siamo imbattuti per la prima volta, io militavo nel Castignano e lui nel Roccafluvione In quella occasione furono scintille tanto che rimasi a secco. Questo dualismo è continuato anche quando entrambi eravamo a Comunanza. In allenamento erano botte da orbi sempre nel rispetto della persona".

L'allenatore, invece, che ricordi volentieri?:
"Bufagna non esita un attimo. L'amico sincero Alfredo Sirocchi. Con lui mi sono sempre trovato a mio agio anche perché correva un certo feeling. L'ho avuto come allenatore a Roccafluvione ed a Comunanza. Sono stati quattro anni di successi. Ho vinto due volte la speciale classifica cannonieri con 21 gol a Roccafluvione e con 25 a Comunanza quando siamo stati promossi in prima categoria".

Qual è l'amico calciatore che attualmente ti sta più a cuore?:
"Luca Pignoloni classe '84. Un vero galantuomo, ma anche un bravo giocatore. A vederlo giocare ricorda tanto Miccoli del Perugia. Un centrocampista offensivo col vizietto del gol. Bravo sia come giocatore sia come compagno di vita".

Antonio Bufagna nella vita privata:
"Faccio il metal meccanico e lavoro sin da quando avevo 16 anni. Sono felicemente fidanzato con Raffaela (che sposerà?) che da tre anni mi sopporta con santa pazienza e che mi sta sempre vicino. Mi segue da per tutto ed è la mia mascotte".

15/05/2003





        
  



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