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Scuola: adelante, presto, con juicio.

| SAN BENEDETTO DEL TRONTO -Iniziamo una piccola indagine sul mondo della scuola, a partire dal ruolo delle Istituzioni.

di Giovanni Desideri

I due termini 'scuola' e 'riforma' sono stati accostati in moltissime occasioni negli ultimi anni. Riforme in preparazione, varate, contestate, svolte epocali, marce indietro. Scuola pubblica e privata. Soldi in più e in meno. Proviamo allora a capire come funzioni il mondo dell'istruzione,  in base alle competenze degli enti locali. E partiamo dal Comune di San Benedetto, per poi passare alla Provincia, alla Regione, ai singoli Istituti, con insegnanti e studenti.

È Gabriella Ceneri che ci spiega lo stato dell'arte, nella sua qualità di Assessore con delega sui settori che seguono: scuola, minori, famiglia, immigrazione, rapporti con le associzioni di volontariato, gemellaggi e scambi interculturali, pari opportunità. Innanzitutto le competenze di un'Amministrazione comunale in ambito scolastico: le scuole dall'asilo alla scuola media. Concretamente: a) manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili; b) servizio mensa; c) obbligo di sostenere le attività didattiche. Vediamo i lavori in corso in ognuno di questi ambiti.

a) Edilizia scolastica: sono in corso quattro interventi. Progetti su carta della passata amministrazione: costruzione della nuova scuola materna e media del Paese Alto, ampliamento della Scuola dell'Infanzia di via Puglia, costruzione della palestra della Scuola Media Cappella-Curzi (quale primo atto della costruzione dell'intera nuova sede, in zona San Pio X). Iniziative motu proprio: revisione e messa a norma di tutte le scuole cittadine, a partire dalla ristrutturazione del piano seminterrato della Scuola Bice Piacentini (ex biblioteca comunale) in vista della realizzazione del refettorio della scuola. Di seguito interventi sulla Scuola Elementare e dell'Infanzia Moretti, della Colleoni di Porto d'Ascoli e via di seguito.

b) Mense. In città funzionano 9 cucine scolastiche, che servono 15 plessi. La novità è l'introduzione, dallo scorso mese di gennaio, di 8 alimenti biologici all'interno di tutti i menù. L'impulso dato al biologico rappresenta il principale intervento di questa Amministrazione per quanto riguarda le mense: e non solo sul versante della somministrazione degli alimenti, ma anche come educazione al consumo, come vedremo di seguito. E sulle recenti polemiche con il Comune di Grottammare per l'aumento del costo del servizio? 'Tutti i servizi a richiesta, è la risposta, hanno prezzi differenziati tra residenti e non residenti'.

c) Sostegno alle attività didattiche. Con l'autonomia scolastica ogni istituto elabora propri 'p.o.f.' (piani di offerta formativa) annuali, per i quali chiede poi finanziamenti al Comune.
"Su questo, ci spiega l'Assessore Ceneri, abbiamo impresso il maggior cambiamento rispetto al passato, con un controllo molto attento della spesa e dei progetti annuali. Inizialmente ci sono state resistenze da parte delle scuole, ma poi la situazione è andata migliorando. Due altre iniziative: gli interventi formativi proposti direttamente da noi e soprattutto la costituzione di un tavolo permanente di discussione e confronto sulle tematiche di comune interesse tra scuole e amministrazione'.

Parola d'ordine? La Ceneri non ha dubbi: concretezza. S'intende: dei progetti che le scuole presentano, per ottenere appuntamento i finanziamenti.
"Abbiamo abolito i contributi a pioggia. Noi stessi abbiamo promosso iniziative concrete come l'educazione all'ascolto della musica e della lirica (grazie al gemellaggio con Viareggio), talché alcune classi parteciperanno poi alle prove generali della Turandot a Torre del Lago Puccini. Altro esempio l'attività teatrale per favorire l'accoglienza del diverso: piccole compagnie studentesche multiculturali. Ancora: l'iniziativa Mens animata con animatori che a mensa informano i ragazzi sull'importanza di una corretta alimentazione, intrattenendoli al tempo stesso. Per finire la collaborazione con il Cineforum per la proiezione alle scolaresche del film Essere e avere, sulle tematiche educative'.

La Riforma Moratti porta scompensi o riduzioni del personale?
Ci viene risposto che c'è disponibilità da parte del Comune a che tutto vada per il meglio in vista dell'entrata in vigore e che quanto al personale non constano 'tagli'. Le successive leggi di devoluzione (legge delega n. 59 del '97 e legge di modifica costituzionale confermata dal referendum del 18/10/01) fino al progetto La Loggia-Bossi in discussione non dovrebbero causare grossi scompensi in città. In ogni caso, conclude l'Assessore, vecchie abitudini, quando non vecchi privilegi, non possono proseguire oltre, se si vogliono migliorare le cose'.

Avanti dunque, con molta attenzione alla spesa.

17/05/2003





        
  



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