Taglio del nastro per la mostra di Amorosi
| COMUNANZA Per l'inaugurazione è giunto anche il saluto del Presidente della Repubblica.
di Manuela Traini
Oggi Amorosi è tornato a casa. È stato il primo pensiero di Carlo Verducci Assessore Provinciale alla Cultura all'inaugurazione della mostra dedicata ad Antonio Amorosi. L'artista del settecento infatti ha origini comunanzesi, sebbene all'età di otto anni ha lasciato le Marche per recarsi a Roma. Ma a dare il primo augurio è stato il Sindaco di Comunanza, Luigi Contisciani: L'Amministrazione Comunale ha fortemente voluto questa esposizione per restituire Amorosi alla memoria dei comunanzesi affinché ritrovino una profonda e sensibile identità storica. Poi con grande orgoglio il primo cittadino ha dato lettura di un telegramma speciale: il Presidente della repubblica ha rivolto a tutti gli organizzatori il suo saluto e il suo augurio, per sottolineare un evento culturale di eccellenza che valorizza il patrimonio artistico del Piceno .
Nel centro storico la piazza di Santa Caterina, dove si affaccia Palazzo Pascali che ospita l'esposizione, è stata gremita da una moltitudine di persone provenienti da tutta l'Italia. La nostra collaborazione non vuole risolversi in un contributo economico, - ha dichiarato Vincenzo Marini Marini, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ma siamo intervenuti perché crediamo nell'immenso valore storico e culturale della mostra. Andrà ad arricchire il territorio ascolano e questo è il fine unico della Fondazione.
Dopo i saluti di rito, tutti gli appassionati hanno potuto ammirare le 33 opere del famoso pittore di bambocciate. Evidente la soddisfazione generale per la organizzazione dell'intera esposizione curata eccellentemente anche nei piccoli particolari. Il piano infatti è stato completamente trasformato nel suo arredamento e nella sua struttura di base da prestigiosi esperti del settore: l'architetto Michelangelo Lupo ne ha curato l'esposizione, la cura degli aspetti storico-artistici dell'evento e stata di Anna Lo Bianco (storico dell'arte, Direttore della Soprintendenza Speciale del Polo Museale Romano) e Stefano Papetti (Direttore della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno).
Le 33 opere raffiguranti per lo più volti infantili e immagini sacre, provengono da collezioni private sia italiane che estere, da pinacoteche e musei. Amorosi che nel suo secolo dipingeva scene popolari, fu apprezzato nell'antica Roma ma lo è ancor di più nell'attuale mercato d'arte. Fra le splendide opere, a catturare maggiormente l'attenzione dei presenti è stato il Giovane Scultore dipinto proveniente dal Museo Fesch di Ajaccio.
Per il suo secondo giorno di apertura la mostra ha ricevuto la prenotazione di circa 400 visitatori tra cui una ampia comitiva di appassionati di Milano.
La mostra è organizzata dal Comune di Comunanza, dalla Regione, dalla Provincia di Ascoli Piceno, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Rimarrà aperta: nel fine settimana per i mesi di maggio e giugno; tutti i giorni, tranne il lunedì, a luglio e agosto; nel fine settimana a settembre e ottobre. Per informazioni, Assessorato alla Cultura della Provincia, tel. 0736/277540.
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17/05/2003
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