La maggioranza è "nel pallone"! La recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale su Case minime e Polo Universitario, tenuta accuratamente celata, si abbatte come un macigno sul Sindaco Celani.
Questo, si assomma al Piano sosta che gli ascolani stanno iniziando a pagare in termini di multe salate e che, tra breve, colpirà tutti i residenti del centro storico impossibilitati a parcheggiare .

L'opinione pubblica è ormai consapevole del fallimento dell'esperienza amministrativa di Celani. Ciò è tanto evidente che la maggioranza è preda di una rara forma di "isteria politica". C'è chi si sente un "piccolo Berlusconi" e accusa fantomatici "uffici rossi" di persecuzione politica, c'è chi vuole chiudere il centro storico da vent'anni e vuole aspettarne altri venti per farlo, ed infine c'è chi si "maschera da opposizione" per intercettare un dissenso ormai evidente.

Intanto la città di Ascoli non ha più "peso" nel territorio. Nell'importantissima riunione dell'ATO, sull'affidamento della gestione del ciclo integrato delle acque, la città si è trovata isolata rispetto a cinquanta comuni di destra e di sinistra. Alla faccia del comune capoluogo!

Che dire poi dell'Università? La politica del cemento sta portando via questa risorsa considerata strategica. I corsi di scienze versano in una difficoltà logistica cronica ed alcuni di essi sono "in partenza" verso altre città. C'è una flessione d'iscritti e così, vista la situazione di crisi, Celani pensa bene di far sprofondare il Consorzio Universitario Piceno nell'ormai noto " valzer delle poltrone ".

La minoranza è stata, in questi quattro anni, ignorata. Nessun contributo è stato accettato! Ci siamo sentiti dire solo: "Avete perso quindi state zitti". Per ore abbiamo esortato una maggioranza supponente e distratta a cambiare politiche e procedimenti marcatamente sbagliati.
Abbiamo, inutilmente, tentato di porre alcune considerazioni di ordine politico e amministrativo: l'università ha bisogno di aule e laboratori e non di parcheggi, supermercati e dormitori. Non è giusto avviare una speculazione edilizia a Borgo Solestà quando lo IACP ha i fondi per il risanamento dell'area.

Non possiamo dare per quarant'anni gran parte della superficie della città ai parcheggiatori della SABA, con la premessa di far invadere il centro storico da duemilacinquecento auto. Siamo stati inascoltati ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.