Apprendiamo dagli organi di informazione locale che il sindaco di S.Benedetto «ha cacciato dalla maggioranza» i consiglieri Rosini e Baiocchi rei di aver abbandonato l'aula consiliare durante la seduta del 26 u.s. Rileviamo altresì che siamo accusati di aver sempre remato contro e di aver creato problemi al primo cittadino. Siamo convinti che quanto riferito alla stampa locale sia il risultato di una reazione emotiva, che non è tipica di un amministratore della cosa pubblica che dovrebbe invece caratterizzarsi per moderazione, per senso civico e per una spiccata capacità di mediazione, qualità di cui il sindaco è privo. I sottoscritti sono sempre stati presenti sia in consiglio comunale che nelle commissioni consiliari senza creare mai problemi. Hanno solo cercato di dare qualche contributo in virtù dell'esperienza maturata in ambito amministrativo. I consiglieri suddetti sono stati, sin dall'inizio, mortificati dal Sindaco il quale, di fronte a tutti, per mascherare in questo modo la sua assoluta incompetenza politico amministrativa, li ha sempre zittiti. Il Primo cittadino deve rammentare che è stato eletto non perchè unto dal Signore ma perchè sostenuto dalla coalizione che nel suo insieme ha contribuito al suo successo. Della coalizione faceva parte la Lista Martinelli i cui primi eletti furono il dr. Vincenzo Rosini e il geom. Francesco Baiocchi. Ebbene, tale lista fu subito rinnegata, escludendo i primi degli eletti da qualsiasi responsabilità nell'istituzione comunale e negli enti di II grado. In compenso fu nominato assessore all'urbanistica un esponente di una lista contrapposta che aveva sottoscritto un programma profondamente diverso che avrebbe conseguentemente amministrato, in caso di vittoria, in maniera diametralmente opposta. Quindo il signor Sindaco ha subito tradito l'elettorato della Casa delle Libertà e i cittadini che si erano lasciati illudere che a S.Benedetto ci si era «uniti per cambiare». Vorremmo ricordare al sig. sindaco che non si possono produrre atti amministrativi senza la necessaria mediazione all'interno della coalizione di maggioranza: se ciò non avviene i consiglieri agiscono di conseguenza. Ci sorprende che chi si sente vittima di lesa maestà inveisce solo nei confronti di due consiglieri, mentre la sua maggioranza è notevolmente più ampia. Vorremmo ricordare che l'attuale coalizione di maggioranza è stata votata dai cittadini nella sua globalità. Se il sindaco si vuole liberare dei rappresentanti di liste di maggioranza che rappresentano due formazioni politiche, non può farlo con un atto d'imperio: se vuole mandare a casa alcuni consiglieri può farlo solo dimettendosi.

*cons. Lega Nord e Lista Martinelli