Si è svolto stamane, sabato 31 maggio a partire dalle 9,45, il convegno dal titolo ‘Le strade malate. Infrastrutture, sicurezza e mobilità', presso l'auditorium annesso alla biblioteca del Comune di San Benedetto del Tronto, a cura della locale sezione della Legambiente e del Comune stesso. Gli oratori hanno presentato la drammatica situazione di San Benedetto per quanto riguarda sia l'inquinamento atmosferico e acustico, sia la viabilità in entrata e in uscita dalla città.

Lina Lazzari, di Legambiente, rivendicato la qualità della vita di chi vive intorno alle infrastrutture che sono necessarie per decongestionare la viabilità nel nostro comprensorio. Ha quindi scorso l'elenco delle soluzioni di volta in volta proposte per favorire la viabilità da nord a sud (arretramento dell'autostrada A14, bretella ecc), constatando come nulla di ciò che i politici hanno sin qui detto sia stato ancora realizzato.

L'Assessore all'Ambiente al Comune di San Benedetto, Latini ha espresso soddisfazione per la normativa europea che riduce le emissioni inquinanti dalle automobili, lamentando d'altra parte che questo non può bastare, che la viabilità non può essere contenuta e che un Comune non può prendere da solo iniziative troppo costose, nonostante l'utilità di uno strumento come il Piano Regolatore, attualmente in preparazione, e l'adesione del Comune di San Benedetto ai programmi di Agenda XXI.

L'onorevole Scaltritti ha parlato delle infrastrutture viarie in termini di modernizzazione, lamentando però il ritardo con il quale si sta procedendo alla loro realizzazione nel nostro comprensorio e segnalando al tempo stesso il dramma delle migliaia di morti, ogni anno, sulle strade italiane: ‘un costo privato, affettivo, a cui si aggiunge il costo sociale, pubblico: ogni vittima della strada, ha concluso l'onorevole, rappresenta una perdita di circa un milione di euro per la collettività'.

Il prof. Aldo Ferrara, titolare della cattedra di Malattie Respiratorie all'Università di Siena, ha poi quantificato l'inquinamento che è stato rilevato a San Benedetto nei tre punti in cui si effettuano costantemente controlli (piazza Battisti, via S. Martino, viale De Gasperi): l'inquinamento nella nostra città, specie d'estate, si attesta sui livelli di città ben più grandi, come Bologna o Ferrara. ‘È quindi necessario, ha proseguito il professore, cambiare lo stile di vita delle famiglie italiane, che posseggono troppe automobili e motorini: si consideri che in città come Barcellona ci sono due macchine in circolazione per ogni macchina in sosta, mentre a Roma per ogni macchina in sosta ce ne sono ben 276 in circolazione!'. Ferrara ha poi concluso il suo discorso segnalando la scarsa applicazione (con l'eccezione di 3 soli Comuni in Italia: Ravenna, Cesenatico e Cervia) di una recente legge che impone di alimentare i mezzi di trasporto pubblico con biodiesel, combustibile vegetale completamente biodegradabile.

Il presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Pietro Colonnella, ha invitato il Comune di San Benedetto a riprendere il vecchio progetto di una stazione ferroviaria nella zona dello stadio, per consentire la realizzazione di una ‘metropolitana di superficie' da Ascoli a Porto Sant'Elpidio. Ha poi indicato l'opportunità di elettrificare la tratta ferroviaria Ascoli-San Benedetto, per poi passare all'argomento ‘piste ciclabili': sono infatti disponibili i fondi per la realizzazione di un tratto di pista ciclabile lungo il fiume Castellano, che da Ascoli raggiungerà Spinetoli e Castel di Lama, con l'obiettivo di raggiungere la costa, anche qui fino a Porto Sant'Elpidio. ‘Il traffico lungo la SS 16, ha concluso Colonnella, resterà problematico fintanto vi saranno così tante attività economiche dislocate lungo il suo percorso'.

Ultimo intervento da parte dell'Assessore regionale all'Ambiente Luciano Agostini, che ha segnalato come le Marche scontino una mancanza di programmazione nella progettazione delle opere pubbliche, e ancora nella recente Legge-Obiettivo del Governo centrale, ‘che toglie autonomia alle regioni'. Per le Marche tale legge prevede un potenziamento della SS 77, da Civitanova a Foligno, con due milioni di metri cubi per infrastrutture viarie tra Muccia e Colfiorito.