Approvata la legge Regionale per i servizi all'infanzia e all'adolescenza
| ANCONA - Con una dotazione finanziaria di oltre 7 milioni di euro per bambini, ragazzi e genitori.
Il Consiglio regionale, nell'ultima seduta, ha approvato la legge regionale Disciplina per la realizzazione e gestione dei servizi per l'infanzia, per l'adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie con una dotazione finanziaria di 7.348.839 euro relativi al Fondo regionale per il sistema integrato dei servizi all'infanzia, adolescenza e famiglie.
La legge ha come finalità il riordino del settore, aggiornando la legge regionale sugli asili nido, ormai datata, e sancendo un più ampio e concreto impegno nei confronti dei diritti e delle opportunità per l'infanzia e l'adolescenza e di sostegno della genitorialità sulla base dei principi stabiliti da una legge fondamentale come la 285/97. Le tipologie di servizi destinati all'infanzia e all'adolescenza che vengono individuate dalla legge, accompagnano la crescita dei bambini marchigiani, da un lato secondo lo sviluppo temporale e, dall'altro, con attenzione al protagonismo dei bambini e al mantenimento delle relazioni familiari.
"Le politiche regionali per l'infanzia e l'adolescenza - ha commentato l'assessore ai Servizi sociali e istruzione, Marcello Secchiaroli- si innestano a pieno titolo nel percorso intrapreso di riforma dello Stato sociale, fondato sulla condivisione e partecipazione di tutti i livelli territoriali all'organizzazione del sistema integrato di servizi, teso a promuovere il benessere della comunità e delle persone".
"L'intento dell'assessorato - spiega Secchiaroli- è quello di realizzare politiche organiche per la famiglia, intesa nel senso più allargato del termine e dunque per l'infanzia, l'adolescenza, oltre che per i genitori promuovendo progetti coerenti con le esigenze delle comunità locali, che favoriscano la nascita e la crescita di luoghi di confronto, anche intergenerazionale, al fine di dare voce a tutti e rendere possibile una ampia partecipazione attiva alla vita della comunità".
"La diminuzione delle nascite - prosegue l'assessore- il progressivo invecchiamento della popolazione e l'occupazione della donna in attività esterne alle cure familiari sono i tre fattori che in questi anni stanno producendo rapidi mutamenti nella struttura familiare e nella condizione dei bambini e degli adolescenti. L'assunzione di responsabilità da parte degli adulti e delle istituzioni nei confronti dei più piccoli, così come nei confronti degli anziani e dei più deboli, è, eticamente e socialmente, un fatto positivo e necessario, e le politiche sociali ed educative della Regione Marche intendono incentivarne l'impulso, anche sostenendo i carichi di lavoro sopportati dalle famiglie.
In queste direzioni va anche il Piano regionale di azione per l'infanzia e l'adolescenza che intende strutturare servizi ed interventi territoriali coordinati, al fine di fornire un sistema organico e flessibile che possa rispondere al meglio ai bisogni emergenti.
E la nuova legge, rappresentativa di una linea strategica per sviluppare le politiche di intervento per l'infanzia, l'adolescenza e la famiglia, si affianca ad altri strumenti normativi e provvedimenti recentemente adottati o in fase di predisposizione, tra i quali in primis l' istituzione del Garante per l'infanzia e l'adolescenza. Da ricordare tra gli altri anche la costituzione nelle Marche (quinta regione in Italia) di un ufficio per mediazione penale minorile; l'attività di documentazione e monitoraggio su intercultura e multicultura e l'inserimento scolastico dei minori disabili in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale".
I contenuti della Legge regionale 'Disciplina per la realizzazione e gestione dei servizi per l'infanzia, per l'adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie'
La legge regionale promuove la realizzazione di una rete di servizi per l'infanzia e la adolescenza a sostegno dei diritti dei minori e delle responsabilità familiari per tutelare la crescita armonica delle nuove generazioni.
I 22 articoli di cui si compone la legge prevedono diversificate tipologie di servizi, anche secondo le fasce d'età:
- servizi per la prima infanzia, con particolare riferimento ai nidi e ai servizi integrativi, che raccolgono e rilanciano il patrimonio presente nella nostra regione;
- servizi, anche itineranti, per l'infanzia e l'adolescenza, caratterizzati da iniziative ludiche, relazionali, espressive con possibilità di coinvolgimento delle famiglie;
- servizi per adolescenti che favoriscono spazi e opportunità di aggregazione sociale e di partecipazione alla comunità locale;
- servizi domiciliari per l'infanzia e l'adolescenza, orientati a favorire l'integrazione sociale dei minori e a sostenere la funzione educativa dei genitori;
- servizi specifici per aiutare le giovani coppie nelle necessità economiche ed educative.
In ogni ambito territoriale sono stabiliti, sulla base degli indirizzi fissati dalla giunta regionale, i criteri di accesso e di utilizzo dei servizi, in funzione delle esigenze locali evidenziate anche attraverso indagini condotte tra le famiglie.
In questa prospettiva, infatti, i 24 ambiti territoriali, che accorpano i 246 comuni marchigiani, garantiscono la vicinanza necessaria ai bisogni dei bambini e dei ragazzi come già sperimentato nella applicazione della L.285/97 che ha avviato un importante processo di progettazione partecipata che, pur con limiti e difficoltà, ha determinato un significativo avanzamento delle politiche sociali per l'infanzia e l'adolescenza, con il coinvolgimento attivo di tutti i territori.
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08/05/2003
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