Mentre la campagna elettorale s'avanza e s'intorbida (v. la vicenda delle diffamazioni denunciate ai Carabinieri dal candidato del centrosinistra Luigi Merli), Guido Castelli, consigliere regionale di A.N., interviene nei centri della Provincia di Ascoli in cui il 25 e 26 maggio prossimi si svolgeranno le elezioni amministrative, a supporto dei candidati del proprio schieramento. Lo intervistiamo nel giorno in cui a Grottammare si attendeva Ignazio La Russa, capogruppo di A.N. alla Camera dei Deputati, richiamato a Roma dal presidente della Camera Casini per la discussione di questioni urgenti legate alla giustizia (lodo Maccanico, immunità parlamentare).

Avvocato Castelli, che impressione sta ricavando dal suo peregrinare' nei vari centri della provincia in cui si andrà a votare?
Vorrei partire proprio dal caso di Grottammare, una città in cui la maggioranza degli elettori è chiaramente orientata a destra, non fosse per quello che chiamerei il caso Rossi', un fenomeno ormai nella sua fase terminale. Grottammare può ormai tornare alla fisiologia politica'. E infatti noi abbiamo espresso una lista civica davvero molto rappresentativa della società, in grado di intercettare il tradizionale bacino elettorale del centrodestra, ma anche larghi settori della società civile'. Santori è l'uomo giusto per far questo.

Non ci sarà un caso Merli'?.
No, perché una copia non può funzionare come il suo originale. È Rossi che in queste elezioni compie un'operazione truffaldina e politicamente sleale: vuole aggirare il divieto di essere sindaco per più di due mandati presentandosi come candidato consigliere. È un gioco di prestigio, un'imbalsamazione. Merli è solo un clone di Rossi, di nessun interesse per la gente.

Non salva nulla dell'attuale amministrazione?
Di quest'amministrazione salta agli occhi solo questo: è stata un'amministrazione spendacciona, un esperimento costosissimo per la cittadinanza.

Cosa le sembra invece dei programmi dei due schieramenti? Salta agli occhi la differenza di estensione: quasi un fascicolo per il centrosinistra, due paginette per il vostro schieramento?
Le idee si pesano per il loro valore ma non si misurano in pagine. Noi daremo a Grottammare un metodo nuovo di governo: un metodo di estremo rigore.

Si deve intendere pochi o nessun intervento pubblico'?
Non si tratta di questo, ma di ristabilire le reali capacità di questo città. In base alla nuova normativa che riguarda i Comuni, le spese possono essere coperte solo con l'autofinanziamento e siccome non si può andare avanti con l'attuale livello di tassazione I.r.a.p., I.r.p.e.f. o bollo auto (che il partito a cui appartiene l'attuale sindaco ha portato in ambito regionale ad un livello record in Italia), qualche capitolo di spesa dovrà essere rivisto.

La riduzione delle tasse era stata riferita dal vostro candidato Santori ai soli commercianti. È la vostra proposta complessiva?
Il nostro schieramento intende individuare le giuste aree di detassazione. Certamente i commercianti vanno aiutati, perché la loro attività produce reddito e ricchezza a vantaggio di tutta la comunità. Per questo non vanno penalizzati, ma aiutati a non scomparire, vittime dei centri commerciali.

Eravamo partiti dai centri del piceno che lei sta visitando per la campagna elettorale.
Sì, la situazione generale è questa: a Porto Sant'Elpidio e Montegiorgio le passate amministrazioni erano di centrosinistra, nel primo caso da 20 anni, nel secondo da due mandati. In entrambi casi abbiamo una situazione simile a quella di Grottammare, con sindaci non più rieleggibili e clonati' nei rispettivi vice-sindaci: Mario Andrenacci per Sant'Elpidio e Achilli nell'altro caso. Le due sfide sono apertissime e i nostri due candidati, Loredana Moretti di A.N. e Liberati hanno buone possibilità di riuscita. Su Sant'Elpidio, poi, pende anche la vicenda delle liste di Forza Italia non ammesse alle consultazioni, perché presentate con un ritardo di sei minuti! Ovviamente Forza Italia ha presentato un ricorso al T.a.r.

Venendo infine alla situazione di Porto San Giorgio, qui il centrodestra ha già governato nella passata legislatura, ma stavolta abbiamo candidato il vice Giancarlo Fermani, per la rinuncia del precedente, per raggiunti limiti di età. 

A livello regionale invece qual è la situazione politica?
La Giunta Regionale di centrosinistra è in gravissima difficoltà sul riordino della sanità. Il piano presentato vede l'opposizione di Verdi, Comunisti Italiani, Margherita e C.g.i.l. C'è una vera e propria implosione del centrosinistra, una rottura del loro tradizionale patto sociale.

Sull'ambito nazionale. Il 7 maggio è stato il giorno della presentazione di un emendamento, poi ritirato, che prevedeva 3 anni di carcere ai giornalisti condannati per diffamazione. 
Ieri  Fabio Cattaneo, direttore generale della Rai, ha inviato gli ispettori nella redazione di Saxa Rubra del Tg3 in seguito al servizio di poche sere fa in cui si dava conto dell'udienza del premier al Tribunale di Milano e della contestazione ricevuta fuori dell'aula di giustizia.
È in pericolo la libertà di informazione?
Non vedo il legame tra le due cose. Limitandomi al caso della Rai, io ritengo che un direttore generale abbia tutto il diritto di controllare la politica aziendale. Il servizio del Tg3 dava più spazio alla contestazione che al contestato. Non condivido la scelta giornalistica.

Per concludere, entriamo nel merito della questione giustizia: il suo partito nel '93 appoggiava l'opera dei giudici. Oggi non più. Cosa è successo nel frattempo?
Il clima oggi è avvelenato. Dopo il '93 il comportamento dei giudici non è più stato condivisibile: una parte della magistratura è ormai chiaramente politicizzata. Noi di A.N. siamo per il principio del law and order', che vuol dire certezza della pena ma anche certezza del processo: le garanzie dell'imputato. Qui invece accade che alcuni magistrati che hanno vinto un concorso ritengono di poter sopravanzare chi ha vinto le elezioni. Per questo A.N. è favorevole al lodo Maccanico per la non procedibilità nei confronti di un'alta carica dello Stato durante il periodo del mandato, ma non certo alla reintroduzione della immunità parlamentare.