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I ladri preferiscono far visita nelle chiese più che nelle abitazioni private

Ascoli Piceno | E' il risultato di una statistica del Tenente Colonnello Francesco Maria Aloisi Benedetti, comandante del nucleo Carabinieri "Tutela del patrimonio artistico" di Roma.

I ladri preferiscono far visita nelle chiese più che nelle abitazioni private. Questo in base alle statistiche fornite dal tenente Colonnello Francesco Maria Aloisi Benedetti, comandante del nucleo Carabinieri "Tutela del patrimonio artistico" di Roma invitato, domani (giovedì 12 giugno), presso il Polo Sant'Agostino, a relazionare in merito ai crimini contro i beni culturali.

"Per crimine contro i beni culturali -spiega il Tenente Colonnello- s'intendono non solo i furti di beni d'arte, ma anche di materiale bibliografico e pergamenaceo, scavi clandestini di materiale archeologico, danneggiamenti, esportazioni clandestine e falsificazione di opere d'arte. -e continua- Avere un Comando in Italia, deputato specificamente alla Tutela del patrimonio culturale, significa poter disporre di uomini addestrati nel settore. Infatti, prima di essere ammessi a prestare servizio in questo specifico Comando dei Carabinieri, gli aspiranti devono frequentare un corso della durata di un mese presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, durante il quale affinano le conoscenze in materia. 

Successivamente, essendo del tutto svincolati da qualunque tipo di servizio, tipico dell'Arma territoriale, possono dedicarsi completamente alla ricerca del crimine in danno dei beni culturali in tutte le sue tipologie, dal furto, agli scavi clandestini, ai falsi e, ancora, ai danneggiamenti. Da quanto detto ne consegue che gli investigatori, trattando specificatamente la materia a tempo pieno, possiedono una visione globale nazionale e internazionale del fenomeno e, soprattutto degli uomini che lo muovono".

Il convegno, che si terrà, dalle 11 alle 13, presso l'Auditorium del chiostro, è stato organizzato dal sociologo Stefano Bertoldi, docente presso l'Unicam in Sociologia dell'ambiente e del territorio. "Questa attività -spiega Bertoldi- rientra nell'ottica di potenziare un aspetto interdisciplinare della classe 41, ovvero il corso di laurea in Tecnologie per l'applicazione e il restauro dei beni culturali. -e continua- Il convegno rappresenta uno stimolo per i ragazzi per studiare il bene culturale analizzandolo sotto diversi aspetti, non solo tecnici, ma anche sociali e storici". All'appuntamento, al quale sono state invitate le autorità competenti del settore e gli studenti del polo di Scienze e di Architettura di Ascoli, parteciperanno virtualmente, in videoconferenza, anche i ragazzi di Narni iscritti alla classe 41.

11/06/2003





        
  



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