Matilde Merlini è nata a San Benedetto del Tronto il 16 giugno 1903. Suo padre Giovanni Battista morì nel 1906 all'età di 47 anni. Sua madre Benedetta, la leggendaria "Pannelletta", restò vedova e con sette figli: Filippo, Raffaele, Barbara, Marco, Francesco, Volga e Matilde, tutti minori. Fu lei, la Pannelletta, a prendere le redini dell'impresa familiare, specializzata nella produzione delle reti da pesca e delle funi.

La famiglia aveva anche due paranze a vela: la "Battista" e la "Benedetta". La nonna paterna di Matilde Merlini era Matilde Palestini, della quale ricevette il nome. Ella lasciò l'Italia all'età di 90 anni, per raggiungere due figlie maritate a Mar del Plata in Argentina.

La storia di questa famiglia è un pezzo della storia di San Benedetto. Nel 1923 veniva costituita la S.A.P.R.I. (Società Anonima Pesca Reti Italiane), ad opera dei fratelli Merlini: Filippo, Raffaele, Francesco e Volga. La società aveva la sua sede a Roma ed aveva per scopo sociale la pesca in alto mare e la fabbricazione di spaghi, corde e reti.

La SAPRI acquistò alcuni vecchi piroscafi residuati di guerra (Prima Mondiale), che la Germania consegnava all'Italia in conto riparazioni. Sei unità: "Pegaso", "Procione", "Perseo", "Sirio", "Orsa", "Orione", subito utilizzate in Adriatico e nel Mediterraneo (base a Lampedusa). Successivamente i sei piropescherecci della SAPRI attraversarono lo stretto di Gibilterra (nel 1926) ed iniziarono la pesca lungo le coste africane della Mauritania. Ciò non impedì che nella città di Zara, in Dalmazia, la SAPRI costituisse il più grande setificio meccanico d'Europa: poi bombardato e confiscato dalle autorità jugoslave, dopo la fine della guerra (Seconda Mondiale).

Matilde. Nel 1923 segue a Roma la famiglia del fratello Filippo, presidente della Società. Nel 1926 sposa Lamberto Morelli, appartenente ad una famiglia di Commissionari per la vendita del bestiame e delle carni macellate. Nel mese di novembre dello stesso anno nasce Giorgio, che sarà poi componente della Giunta nazionale dell'Unione Italiana Ciechi e funzionario del Ministero dell'Interno. A Roma Matilde vive a contatto giornaliero con la famiglia del fratello Filippo e pertanto vive i successi della flotta della SAPRI, che nel 1936 si trasferì in Turchia, per la pesca delle palamiti e nel 1938 in Groenlandia, per la pesca del merluzzo da trasformare in baccalà.

A 90 anni (1993) Matilde torna a risiedere con il figlio Giorgio nella natìa San Benedetto del Tronto. Siamo ai nostri giorni: lunedì 16 giugno 2003, dopo la Santa Messa presso la Basilica Cattedrale della Madonna della Marina, Matilde si ritroverà con parenti, amici ed estimatori presso un hotel cittadino per festeggiare il suo centenario.