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Si vota Sì per cambiare una legge sbagliata

Ascoli Piceno | E' questo il pensiero, per la maggior parte delle persone, in merito al referendum abrogativo.

di Mauro Giorgi

Una maggiore stabilità e sicurezza lavorativa e la possibilità di scegliere se far passare o no nel proprio terreno i tralicci dell'alta tensione. Chissà se questo referendum abrogativo, nonostante l'insuccesso degli altri proposti nel recente passato, riscuota l'importanza utile e necessaria per renderlo effettivo?
A tal proposito abbiamo deciso di intervistare i cittadini che si sono, o non, recati alle urne in questo week-end.

"Quando non ci sono le leggi a favore del cittadino – dichiara Francesco Mazzoni – l'unica cosa da fare è quella di appellarsi al referendum abrogativo. Questo strumento, prosegue, è la sola arma per non perdere i pochi diritti che ancora abbiamo".

Dello stesso avviso Emidio Angelini:
"Io ho votato per il Sì ma sicuramente non servirà a nulla – dichiara sconsolato – Il mio auspicio, prosegue, è che si arrivi ad una percentuale valida (sopra al 50%) affinché il referendum sia effettivo. Se tutto va bene, aggiunge, i giovani, anziché andare a lavorare soltanto per un breve periodo di tempo, avranno la possibilità di poter pianificare il proprio futuro".

In linea con gli altri Sabatini Diana:
"Speriamo che la gente capisca il vero valore del referendum e si decida a votare. Questa iniziativa, prosegue, è molto utile se dovesse riuscire. E' necessario fare qualcosa in merito poiché i giovani, attualmente, non hanno nessuna sicurezza nell'ambito lavorativo".

Dello stesso avviso Mognaki Pellagia:
"Sono molto d'accordo per questo referendum perché non può essere che un ragazzo non ha ancora un lavoro stabile e sicuro. Riguardo alla mia situazione familiare, infatti, ho due figli disoccupati che rischiano di non sposarsi a causa della poca disponibilità economica. Dobbiamo fare in modo, conclude, che la situazione cambi al più presto".

In leggera contraddizione con gli altri Graziano Bachetti:
"E' vero che i giovani non hanno una stabilità ed una sicurezza lavorativa, precisa, però è altrettanto vero che i piccoli imprenditori rischiano, in caso di crisi economica, di non poter pagare i dipendenti e chiudere per questo. Per quanto concerne l'altro voto, prosegue, sono pienamente d'accordo in quanto è assurdo convivere con dei tralicci dell'alta tensione".

16/06/2003





        
  



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