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L'ascolano Paolo Prezzavento firma la nuova traduzione di "Ubik"

Ascoli Piceno | Il classico della fantascienza di Philip K. Dick, pubblicato dalla Fanucci, sarà presentato nella libreria Rinascita domani alle 18:00.

di Gianluca Traini

Dopo aver tradotto nel 2002, sempre per la Fanucci editore, Rapporto di minoranza e altri racconti, l'ascolano Paolo Prezzavento, insegnante di inglese all'Ipsia "Sacconi", si cimenta di nuovo con la traduzione in italiano di un altro testo di Philip K. Dick: Ubik.

Scritto nel 1966 e pubblicato nel 1969, Ubik viene considerato uno dei classici irrinunciabili della fantascienza. In questo libro infatti convergono alcuni dei temi più profondi e sentiti da Philip Dick: l'illusorietà del reale, la mancanza di un tessuto connettivo e di un principio unificatore al di sotto dell'apparenza delle cose, il mistero di un Dio che tiene i dadi della vita e della morte.

Nato nel 1928 a Chicago e morto in California nel 1982, Dick è stato dopo la sua scomparsa al centro di un clamoroso caso di rivalutazione letteraria. Visto da molti durante la sua vita come un autore pulp di un genere spesso sottovalutato come la fantascienza, Dick è emerso poi nella considerazione della critica e del pubblico come uno dei talenti più originali e visionari della letteratura americana del 900. A scoprirlo sono stati intellettuali come Baudrillard e Art Spiegelman, e in Italia critici come Goffredo Fogi, scrittori come Stefano Benni, e addirittura politici come Sergio Cofferati, autore, tra l'altro, di una prefazione a un libro di Dick. Fondamentale per la notorietà di questo scrittore è stato inoltre il cinema, che ha portato sullo schermo le sue visioni, o direttamente con film del calibro di Blade Runner di Ridley Scott e Minority Report di Steven Spielberg, o indirettamente come nel caso di Matrix e di Truman Show.

Appuntamento quindi a venerdì pomeriggio alle ore 18 per scoprire la nuova traduzione di Ubik. A presentarla, oltre a Paolo Prezzavento, ci saranno anche Gino Scatasta, ricercatore di letteratura inglese all'Università di Bologna, e Umberto Rossi, studioso dell'opera di Dick.

26/06/2003





        
  



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