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Pieno successo del corso d'informatica per disabili della Comunità Montana

| Chiesta una seconda sessione di perfezionamento.

Foto di gruppo

"Nei locali della Comunità Montana dell'Esino Frasassi, abbiamo allestito un aula di informatica, dotata di tredici P.C. di ultima generazione, di cui dodici per gli alunni ed uno a servizio dell'insegnante". Sono parole dell'assessore ai Servizi Sociali dell'Ente montano Luigi Palmieri, che ha concluso il corso d 'informatica (ottanta ore) cui hanno partecipato 12 giovani e…meno giovani "diversamente abili" del territorio comunitario.

"I computer sono collegati in rete ed hanno l'accesso ai servizi internet - ha detto - utilizzo che insieme alla potenza dei processori e la varietà dei programmi installati, permettono di considerare l'aula sicuramente all'avanguardia. nella zona. Inizialmente questo servizio non era nei nostri programmi, poichè si era pensato di utilizzare quella stanza in diverso modo: sala riunioni od altro. Ma contestualmente a questa scelta, il nostro Ufficio ha contattato l'Enfap Marche e la Cooperativa sociale "Il Tulipano" di Fabriano che avevano in programma, ognuno per proprio conto, di realizzare progetti concernenti corsi di alfabetizzazione informatica a favore di soggetti disabili, finanziabili grazie al F.S.E. (Fondo Sociale Europeo). Pertanto a seguito di queste interessanti proposte, la Giunta comunitaria ha deciso di allestire un aula informatica ed avviare l'attuazione di questa ennesima iniziativa nell'ambito dei nostri servizi".

Il corso, come detto, realizzato dall'Enfap Marche in collaborazione con l'Assessorato ai Servizi Sociali della C.M. si è concluso, presso l'Hotel Massi di Matelica, con un momento conviviale toccante  al termine del quale tutti i partecipanti hanno espresso il desiderio di continuare l'esperienza vissuta con un corso di perfezionamento. 
Al riguardo Palmieri, dopo aver ringraziato il docente, Giorgio Marinelli e i tutors Elenia Nucci e Mauro Aquilanti, per la disponibilità e soprattutto per la sensibilità mostrate, ha dichiarato "di  far propria la richiesta".  L'assessore ha riservato un plauso anche al Coordinatore del corso, Roberto Galli e al vice segretario della C.M. Marina Bettanin.
L'incontro, si concluso in una saletta riservata, gentilmente concessa dal direttore dell'Hotel, dove sono state lette le "riflessioni" dei  partecipanti.

Ne riportiamo alcuni stralci.
"Ho conosciuto tanti nuovi amici. Spero che questa nuova  esperienza non sia stata inutile per mantenere rapporti di amicizia e dimostrare che anche noi cosiddetti diversi possiamo dare e ricevere conoscenze, esperienza e solidarietà ..." afferma Angela.

"Non avevo mai usato il computer e devo dire che sono molto orgogliosa di quello che ho imparato…Una volta sono anche venuta quando il giorno del corso era stato annullato: sentivo la mancanza!!!!…" commenta Stefania.

"Sinceramente non pensavo di imparare così bene perché io il computer non lo sapevo usare e se ho imparato lo devo ai tutors e al professor Marinelli …" sostiene Giovanni.

"Abbiamo instaurato un bel rapporto umano cosa che raramente avviene nei classici  corsi a pagamento. Ricorderò con piacere le nostre pause alla macchinetta del caffè, ai soldi che ci ha rubato e alle nostre chiacchierate anche se io non sono un gran chiacchierone …Sarei molto contento se questo corso avesse un secondo livello, ma qui entriamo nel mondo dei sogni …" auspica Mauro.

"Ho avuto la fortuna di vivere questa avventura dall'interno, in prima persona, conducendo  due lezioni di orientamento. La prima, che ha visto tutti i partecipanti timorosi, a volte con aspettative non chiare, ma tutti ne avevano comunque  e l'ultima  dove  hanno messo a "frutto" le abilità apprese e condiviso con il gruppo la propria esperienza." Maura Bartoccetti , educatore professionale, dipendente della C.M., infine, ha raccontato così il suo "vissuto" rispetto a questo corso. Sulla  la scelta importante che l'Ente ha fatto nell'attrezzare un'aula informatica rileva "non si riduce nell'opportunità di offrire meri apprendimenti, perché se è pur vero che l'aspetto cognitivo è importante lo è ancora di più l'opportunità di entrare nella rete delle relazioni sociali, di poter esprimere liberamente le proprie paure, i dubbi, le aspirazioni e anche i sogni senza timore di essere [confinati]. Auspico che le scelte dell'Ente si orientino sempre maggiormente nel promuove iniziative che come questa offrano, all'interno di un contesto di partecipazione, il recupero alla vita di relazione".

07/06/2003





        
  



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