L'Amministrazione comunale ha deciso di stringere i tempi per rivisitare il Piano regolatore di spiaggia, al fine di dare l'opportunità ai balneatori di operare al meglio per l'estate 2004. Agli chalet sarà consentito di utilizzare i tetti a terrazza, per la vista panoramica e ad uso ristorante, di chiudere i quattro lati per riparare i clienti nei giorni di maltempo, di estendere la superficie cementificabile fino a 30 metri dalla strada.

Questo è emerso nell'interpartitica di venerdì sera che ha visto l'assessore all'Urbanistica, Leo Sestri, e il sindaco, Domenico Martinelli, confrontarsi a viso aperto con la coalizione del Polo. Unici assenti Vincenzo Rosini, Lega Nord, e Francesco Baiocchi, Lista Martinelli, che stanno scontando il purgatorio per aver fatto cadere il Consiglio comunale in cui si doveva approvare il condono fiscale.       La discussione si è sviluppata sui contributi alla stesura del Piano di spiaggia, recapitati a Sestri in forma scritta da Forza Italia e Alleanza Nazionale, e verbale da parte dell'Udc.

Dunque, si tratta di realizzare la variante al Piano Follis, con modifiche che incidano sulla metratura (non sulla cubatura). Questo evita la lunga attesa della redazione del Prg (dove si potrà intervenire sui volumi), con tempi così stimati: nel giro di 30 giorni adozione in Consiglio comunale della delibera con la variante al Piano Follis, poi la conferenza dei servizi degli enti preposti, quindi l'esame della Soprintendenza Regionale, infine l'approvazione definitiva del Consiglio. Dalla data di prima approvazione in Consiglio, ai sensi dell'art.30, il procedimento dovrà essere massimo di 150 giorni. Se andrà tutto liscio a fine anno sarà pronto il piano esecutivo.

Quanto proposto venerdì sera sarà illustrato ai partiti e ai tecnici di riferimento, dopodiché andrà al vaglio della commissione Assetto del Territorio. Le proposte vertono sull'utilizzazione del tetto di copertura degli chalet come solarium, centri di benessere all'aperto, zona ristoro, con il vincolo che le scale d'accesso, ove non esistono, siano realizzate all'interno del manufatto balneare. Permettere di pavimentare fino alla profondità di 30 mt dalla strada,  per giochi bambini, attività sportive, elioterapia, intrattenimento, zone d'ombra e verde di qualità. Prevedere la possibilità di coperture trasparenti e leggere, aperte su tre lati, che in caso d'uso (maltempo, periodo invernale) possano essere chiuse con porte mobili a vetro, o soluzioni similari, salvaguardando la trasparenza e la visibilità del mare.

Dopo l'acceso dibattito del mese scorso sull'opportunità di affidare ai privati le spiagge libere, si è deciso di non intervenire, mentre è stata rinviata al Piano regolatore generale la proposta di Alleanza Nazionale di realizzare una passerella ciclopedonale in legno che, passando nella striscia tra gli chalet e l'ultima fila di ombrelloni, congiunga il molo sud alla Sentina. La variante al Piano di spiaggia darà l'opportunità di sanare tante situazioni al limite della legalità, soprattutto per quanto concerne le circa 40 concessioni (su 110) che ancora non si sono adeguate al Piano Follis.