La Confcommercio comunica che è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la nuova disciplina sull'etichettatura dei prodotti alimentari e sulla somministrazione delle "acque trattate".

Le novità di maggiore interesse introdotte dalla norma riguardano i cosiddetti " prodotti sfusi" che ora sono sottoposti allo stesso regime dei prodotti della gelateria, della pasticceria, della panetteria e della gastronomia; soltanto per la gastronomia era previsto, infatti, un registro degli ingredienti, mentre per i restanti prodotti era previsto il cartello unico.

Adesso tutti i suddetti prodotti possono avvalersi di un unico registro contenente l'elenco degli ingredienti.

Inoltre la nuova norma prevede che le acque idonee al consumo umano non preconfezionate, somministrate dalle collettività e in altri esercizi pubblici, devono riportare, qualora siano trattate, la specifica denominazione di vendita "acqua potabile trattata" oppure "acqua potabile trattata gassata" se alla stessa è aggiunta anidride carbonica.

Se, dunque, la legge parla di somministrazione, dal tenore della stessa si evince che si tratta di un'eccezione alla limitazione del campo di applicazione alle sole ipotesi di vendita e si ritiene, pertanto che, fino a quando non verranno date ulteriori indicazioni in proposito, vi sia l'obbligo di indicare questa loro particolare natura sui listini e sui contenitori delle stesse, onde evitare l'applicazione delle sanzioni previste in caso di violazione della norma (sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 600 a Euro 3500).

Pertanto, dal giorno 5 Agosto p.v., gli esercenti sono tenuti ad indicare sui listini e menù la dicitura "acqua trattata" o "acqua trattata gassata" ed a riportare tale indicazione anche sulle caraffe contenenti l'acqua trattata.