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L'assessore Ceneri a 360° sulla querelle in atto

San Benedetto del Tronto | Ceneri:"L'ultima versione di F.I.. non convince nessuno, né gli elettori ai quali si rivolge, né il mondo politico".

di Gabriella Ceneri

Di giorno in giorno si moltiplicano gli interventi sul caso Ceneri. L'ultima  versione di F.I.. non convince nessuno, né gli elettori ai quali si rivolge, né il mondo politico.  Di fronte a quanto accaduto, più che certezze, vorrei offrire spunti di riflessione. Non mi piace la politica ad effetto, sparata  solo sulla carta stampata: siamo persone, dotate di lingua e di orecchie, possiamo usare le potenti armi del dialogo, che, se è autentico e scevro da ipocrisia, può appianare ogni ostacolo.

Da quando sono tornata da Chicago Heigths ho potuto comunicare con il gruppo consiliare solo attraverso la stampa. Chi ha paura del confronto non sono certo io; qualche giorno fa in un'intervista mi davo disponibile per ragionare insieme sull'accaduto. In risposta ho ricevuto una raffica di insulti. Perché non rispondo ai cosiddetti 4 capi di accusa? Perché sono inconsistenti, del tutto inventati, fondati su pettegolezzi da comari e per giunta sono stati espressi solo a mezzo stampa, con il solo scopo di offendere, mistificare la realtà , denigrare e diffamare.  

Lo dimostrerò con i documenti .  Pure io sto preparando un dossier. Anche per il sindaco, chiamato a valutare la consistenza degli addebiti mossi  nei miei confronti.   Documenti contro parole.  Le accuse, in questo caso, non hanno avuto  solo contenuti politici. C'è dell'altro. E di questo "altro" se ne occuperà chi di dovere.

Criticano la mia attività amministrativa? Certo, quando si fa, si corre il rischio  anche di sbagliare ! Io però oppongo fatti contro parole vuote. Il Centro per le Famiglie, progetto sperimentale innovativo che ha incontrato il favore di bambini e genitori, il progetto mens- animata, laboratori ludici per il tempo prolungato, i centri ricreativi estivi che in due anni hanno raddoppiato il numero degli utenti, con l'arricchimento dell'offerta educativa, gli  asili nido che hanno visto rinnovati tutti gli arredi, riqualificato il personale con azioni di formazione , migliorato l'indirizzo pedagogico, attuato il più ampio coinvolgimento dei gruppi familiari, per riportare la famiglia al centro delle scelte dell'amministrazione comunale.

La prevenzione del disagio socio-economico dei  minori attraverso servizi mirati, l'intervento nell'indigenza che si attua in rete con le realtà del volontariato presenti sul territorio. La valorizzazione delle associazioni con il partenariato in alcuni progetti sperimentali, il coinvolgimento delle stesse in azioni di solidarietà. Sul fronte dell'immigrazione, nuovi traguardi raggiunti, insieme alla Consulta Comunale, dai progetti interculturali alle azioni mirate per venire incontro alle necessità espresse dalle diverse comunità.

L'introduzione dei cibi biologici nelle mense scolastiche. L'azione di razionalizzazione della spesa scolastica, attraverso l'espressione di indirizzi e la concertazione delle attività integrative, per meglio utilizzare le risorse comuni. Anche sul fronte dei gemellaggi e scambi interculturali parlano le cifre dei cittadini che si sono mossi al seguito delle delegazioni e che hanno partecipato attivamente alle diverse attività organizzate a latere degli incontri, come le mostre e i convegni; inoltre è pronta per andare in commissione la bozza di costituzione del comitato per i gemellaggi, ulteriore strumento di partecipazione della città .

Sulle pari opportunità c'è un impegno, culturale, per coinvolgere le donne in un progetto di costituzione del comitato cittadino. Tutte attività promosse in pieno accordo con la giunta e con il sindaco, per attuare gli indirizzi dati dal Consiglio Comunale.  In questi due anni ho lavorato sodo, di certo ho avuto poco tempo per le chiacchiere e per le congiure di palazzo. Contro questo o contro quello, che sia il coordinatore regionale o il commissario regionale o l'avversario politico di turno ( anche compagno di partito) divenuto ormai scomodo. Non occorre fare nomi e cognomi, visto che i fatti vergognosi, putroppo, sono di dominio pubblico.   Chiunque, come me, utilizzi la propria testa per pensare e valutare criticamente l'agire politico non è degno di far parte di questo gruppo. O forse è il contrario? 

La lettera agli elettori firmata dal coordinatore, vicecoordinatore e capogruppo consiliare di F.I.  vorrebbe raggiungere lo scopo di fornire cause di giustificazione ad una condotta ingiustificabile: il ricatto al sindaco e l'espulsione immotivata dalla giunta di un assessore del proprio partito, in nome della governabilità della città. Un gruppo consiliare che chiede ad un suo assessore informazioni su di un convegno del quale è stato ampiamente relazionato in seno al partito, del quale ha ricevuto in anteprima copia del programma allegato alla domanda di finanziamento inoltrata alla commissione europea. (consegnata personalmente a Pompei, alla presenza , casuale, di una giornalista) .

Perché? Repetita juvant, dicevano i nostri antenati. Bene, ma che bisogno c'era di richiedere queste "spiegazioni" attraverso un'interrogazione, dai toni denigratori, avanzata in assenza dell'assessore e data alla stampa condita con commenti sprezzanti, espressi direttamente dal capogruppo? Il rispetto verso i nostri simili è un habitus che deve informare tutti i rapporti umani; lo si può invocare se lo si pratica. E in questo caso non è stato così.

Cosa ha fatto arrabbiare i consiglieri comunali? La verità. Nella conferenza stampa ho parlato carte alla mano. Argomenti confermati nella risposta scritta all'interrogazione firmata dal sindaco. La verità è scomoda, soprattutto quando demolisce una tesi costruita a  tavolino, premeditata e basata sulle menzogne. Ma anche seguendo la logica delle false argomentazioni del gruppo di F.I. la reazione, repentina, della richiesta di ritiro delle deleghe al sindaco, è sanzione adeguata ai rilievi, quale espressione dell'orgoglio ferito di qualcuno?

Ci si può permettere il lusso, in politica, di mettere a rischio equilibri e maggioranze e verdetti popolari per vendette personali? Perché trascinare all'interno dell'amministrazione comunale rapporti che riguardano il partito? Fino a quando è legittimo per i partner della coalizione avallare simili strategie? C'è un punto di non ritorno. La politica staccata dall'etica, la politica fine a se stessa : inutile , dannosa e pericolosa .

30/07/2003





        
  



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