"Tanto tuonò…che piovve", nel senso stretto della frase, senza significati nascosti o doppi sensi. Appena passata l'ora di pranzo si poteva intuire che molto probabilmente il tempo, nell'entroterra fermano, sarebbe cambiato e certamente saranno stati in molti a sperare in una attesa e decisa rinfrescata. Intorno alle 17.00 sono stati accontentati; il cielo ha cominciato a scurirsi sempre di più mentre violente raffiche di vento facevano temere il peggio, anche perché accompagnate da tuoni e lampi che si abbattevano a terra con cadenza rapidissima.

Dapprima, e per una buona mezzora, scrosci d'acqua intensissimi poi, fino alle 19.00 circa, una pioggerellina insistente ma non devastante ha finalmente fatto in modo che la colonnina di mercurio, da troppi giorni in una posizione decisamente inconsueta, tornasse a collocarsi sui più graditi valori di normalità. Dicevamo che il fenomeno non ha procurato danni né a cose né tanto meno a persone, a parte qualche ramo secco spezzato e spinto dal vento in mezzo alla carreggiata, come pure sporadici mucchietti di ghiaia trasportati dall'acqua sulla strada.

Se il temporale ha portato sollievo ai più, c'è però qualcuno che ha ragione di lamentarsi. "La terra è arida, commentano alcuni agricoltori, e l'acqua caduta oggi non ha certo alleviato né tanto meno risolto questo problema. Visto che il cielo non si è completamente sgomberato dalle nubi, la nostra speranza è che durante la notte ricominci a piovere per fare in modo che venga mitigata l'arsura. Il perdurare della siccità non ha creato ancora evidentissimi ed irreversibili danni alle nostre colture ma sarebbero bastati ancora pochi giorni, o addirittura poche ore di "secca", e quasi certamente la situazione sarebbe diventata insanabile".

Anticamente i petritolesi formulavano le loro previsioni del tempo guardando il cielo verso "Montegiorgio"; scrutiamo in quella direzione e azzardiamo una previsione: il colore plumbeo delle nubi fa sperare coloro che vogliono ancora pioggia. Solo domattina sapremo se la tradizione funziona ancora.