Dalla Segreteria Provinciale UGL (Unione Generale del Lavoro) di Ascoli Piceno riceviamo e pubblichiamo:

File al Pronto Soccorso? Beh! Non è una novità, nel periodo estivo il Pronto Soccorso di San Benedetto risulta essere l'epicentro di tutte le emergenze – urgenze ma, a parte la questione legata al numero del personale e, maggiormente ad una sua migliore e diversa organizzazione, oltre che ad una diversa locazione delle barriere architettoniche, totalmente da ripensare, un importante punto cruciale ancora da risolvere è una corretta informazione della cittadinanza locale e turistica sul corretto uso delle strutture sanitarie.

Molte prestazioni che vengono ora effettuate al Pronto Soccorso potrebbero considerarsi improprie e cioè eseguibili preso i Medici di famiglia, presso la Guardia Medica Ospedaliera oppure presso le Guardie Mediche turistiche. Pertanto l'elevato numero di persone che potrebbero invece recarsi nei suddetti luoghi sanitari alternativi, oltre che migliorare la qualità del servizio, ripartirebbe in maniera più equa i carichi di lavoro che ora invece convergono nel Pronto di San Benedetto.

La tutela del cittadino in questo caso però deve avvenire attraverso un puntuale percorso sociale di informazione legato ad una verifica dell'operato informativo. Quindi se da una parte esistono responsabilità sugli investimenti in termini di personale e di barriere architettoniche dall'altra l'Amministrazione Comunale ha l'obbligo di promuovere una precisa informazione per i turisti, per i cittadini locali oltre che verso coloro che provengono dal vicino Abruzzo. Occorre però concertare gli interventi fra sanità e sociale al fine di poter raggiungere l'obiettivo e cioè ricevere una prestazione che contenga i canoni della qualità e della celerità.