Polizia arresta presunto killer latitante da maggio
| CIVITANOVA MARCHE - Dopo lunghi appostamenti l'uomo, che evidentemente era sicuro dei suoi spostamenti, rimane sorpreso dall'intervento degli agenti.
È durata circa 80 giorni la latitanza di Francesco Russo, pregiudicato di 27 anni, foggiano, considerato dagli investigatori un presunto killer e uno degli uomini più pericolosi nell'ambito della malavita locale. Era sfuggito alla cattura il 26 Maggio scorso al termine di un'operazione condotta dalla polizia di Stato e dai carabinieri.
Francesco Russo, nipote del boss Roberto Sinesi, è stato bloccato dagli agenti della squadra mobile di Foggia che hanno agito in collaborazione con i colleghi di Ascoli Piceno e Macerata mentre, a bordo di una Fiat Marea S.W., si trovava nei pressi di Civitanova Marche.
Dopo pedinamenti e una serie di appostamenti, Russo, che al momento dell'arresto si trovava in auto con un suo amico, Nunzio Mangiacotti, di 31 anni, foggiano, arrestato con l'accusa di favoreggiamento, è rimasto sorpreso quando gli agenti della polizia lo hanno bloccato.
Russo ha esibito una patente falsificata che risultava intestata ad un'altra persona.
È accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio, tentativo di omicidio, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsioni, detenzione di armi ed esplosivi.
Quando gli agenti di lo hanno fermato è rimasto sorpreso. "Come avete fatto a trovarmi", ha detto agli uomini della polizia mentre lo stavano ammanettando. Da quel momento non ha più parlato. La sua latitanza, tra la Romagna e le Marche era finita.
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12/08/2003
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