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Legge forestale regionale

| ANCONA - Una normativa "quadro" proposta dalla Giunta e trasmessa al Consiglio.

Una legge "quadro" per tutelare il patrimonio forestale regionale e proteggerlo dagli incendi boschivi. L'obiettivo è quello di valorizzare la funzione economica, ecologica e sociale dei boschi marchigiani, attraverso una normativa che sappia coniugare l'ambiente con lo sviluppo delle aree montane. Salvaguardando anche l'integrità dei boschi, specie nei mesi estivi, quando rischiano maggiormente di venire divorati delle fiamme.

Su iniziativa dell'assessore all'Agricoltura e Forestazione, Giulio Silenzi, la Giunta regionale ha presentato in Consiglio una proposta di legge che riordina la legislazione regionale di settore, uniformandola alla normativa nazionale, europea e ai recenti protocolli internazionali (Conferenza di Rio de Janeiro e di Kyoto).
La proposta di legge si compone di 30 articoli e prevede uno stanziamento di oltre 3 milioni di euro per il 2003.

Direttive particolarmente rigide vengono dettate a difesa dei boschi dagli incendi. Oltre ai divieti di accensione dei fuochi e alle distanze di rispetto, disciplina alcune pratiche forestali di conservazione delle superfici boscate, potenzialmente combustibili, e inibisce, per tre anni, il pascolo sui terreni bruciati. Prevede anche sanzioni rilevanti per il mancato rispetto delle norme di prevenzione.

La proposta di legge è stata concertata con le autonomie locali. Una scelta importante, perché il testo intende riordinare le varie competenze della gestione forestale.
"Fino al 1997 - spiega l'assessore Silenzi - qualsiasi intervento, in un bosco marchigiano, era di competenza del Corpo Forestale dello Stato. Oggi, dopo il decentramento amministrativo, è difficile capire la ripartizione dei compiti, specie se si tratta di autorizzare, ad esempio, lavori all'interno di un bosco non protetto, non vincolato idrogeologicamente e situato in una zona non montana.

Motivi che spingono a ritenere necessaria una norma quadro regionale, che consenta la piena attuazione del decentramento, ma chiarisca la ripartizione delle funzioni. Con questa proposta di legge, la Regione intende assicurare alle foreste regionali, ai Comuni, alle Comunità montane, alle Province e ai cittadini una legislazione chiara e univoca, oltre che un sostegno finanziario adeguato e continuativo. La rilevanza ecologica di questi ecosistemi, infatti, richiede una gestione oculata e una tutela mirata, per assicurare che i benefici della loro valorizzazione ricadano su tutta la collettività".

La proposta di legge, dopo le disposizioni generali, disciplina la "Tutele e gestione del bosco e del demanio forestale regionale, la "Difesa dei boschi dagli incendi", la "Tutela degli elementi e delle formazioni vegetali non ricompresse nei boschi e nei centri abitati", la "Vigilanza e sanzioni", le "Disposizioni finanziarie", le "Norme finali".

12/08/2003





        
  



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