Prima finale e prima vittoria in un torneo ATP: Stanislas Wawrinka ricorderà per un pezzo San Benedetto ma anche la città ed il CT Maggioni si ricorderanno a lungo di lui, soprattutto se l'impressione suscitata durante la settimana nella Riviera delle Palme sarà confermata dai risultati futuri.

Il diciottenne svizzero svizzero ha vinto la Banca Marche Tennis Cup sconfiggendo in finale l'esperto specialista spagnolo Salvador Navarro, il primo a predirgli un più che roseo futuro. E se Wawrinka si sottrae ad illustri paragoni (il connazionale Roger Federer campione di Wimbledon quest'anno, nientemeno), deviando i complimenti con un sorriso timido che lo fa apparire ancora più giovane, è difficile non soccombere alla tentazione
di pronosticargli almeno un futuro tra i primi 50 del mondo.

Contro Navarro avrebbe potuto vincere in 2 rapidi set, ed è una
testimonianza dell'esperienza e dell'intelligenza dello spagnolo il fatto di essere riuscito ad evitare una disfatta che, all'inizio del secondo set, appariva davvero probabile. L'inizio di Wawrinka è impeccabile: lo svizzero non sembra cedere nulla all'emozione, e impallina implacabile Navarro da ogni angolo del campo, sia con il diritto (la sua arma più devastante) che con il rovescio.

All'inizio del secondo set lo spagnolo si trova davanti allo spettro di essere davvero travolto: 16 10 e tre palle break da salvare. Si tira fuori dai guai con il servizio mancino e l'occasione perduta inceppa qualcosa nella macchina fin li perfetta di Wawrinka. Lo svizzero cede la battuta, reagisce subito nel gioco successivo (due dirittoni consecutivi all'incrocio delle righe gli assicurano il game), ma la partita ormai è diventata tale.

Navarro violenta la sua natura attendista, e si fa più aggressivo, conscio che una partita solo dal fondo non ha futuro contro un avversario più potente e più completo. Lo spagnolo è bravo anche a sfruttare l'unico vero punto debole del bambinone rosso-crociato, gli spostamenti laterali.
Wawrinka lo aiuta commettendo numerosi errori non provocati, peccati di giovinezza e forse anche di tensione, visto la novità della situazione per lui. Al nono game Navarro mette a segno il break decisivo, chiudendo il set 64.

L'inizio del terzo set è una fotocopia del primo: Wawrinka avanti 10 e tre occasioni, due consecutive, per il 2 a 0. Fallito il game, lo svizzero riesce a vincere la battuta avversaria al quarto game, portandosi poi avanti fino al 4-2. Qui commette due gravi errori di diritto, che gli costano il controbreak. La partita si imbruttisce, scandita più dagli errori di Wawrinka che dal pur ammirevole gioco di contenimento e controattacco di Navarro.

Sul 4- 3 lo svizzero strappa nuovamente la battuta all'avversario,
per perdere la sua nel game successivo, in un game nel quale esordisce con un doppio fallo ma subisce due bei diritti vincenti di Navarro. Sul 5-4 servizio Navarro però i miracoli sono finiti ed il campione junior di Parigi può esultare, nel suo modo composto, per la prima vittoria ATP della sua carriera. Composta anche la felicità del coach francese che lo segue ormai da 7 anni, Dimitri Zavialoff: l'impressione generale è che sia davvero solo l'inizio.