Dopo aver proposto gruppi alternativi come i Bandabardò e cantautori affermati come Mario Venuti, il Summer festival offre come conclusione del suo programma di quest'anno uno degli spettacoli più interessanti e divertenti degli ultimi tempi: il recital  I Cavalieri del tornio, dei due noti comici David Riondino e Dario Vergassola, che andrà in scena nella consueta sede di Piazza del popolo a Offida giovedì sera a partire dalle 21 e 45.

L'idea sulla quale si snoda lo spettacolo è quella di voler fornire una narrazione pacata e seria su due modi diversi, appunto quelli di Vergassola e di Riondino, di porsi nei confronti della vita. Due atteggiamenti umani che all'inizio sembrano lontani e difficili da coniugare, ma che durante lo spettacolo finiranno per trovare degli inaspettati parallellismi.

Riondino parlerà di storie incredibili accadutegli in continenti lontanissimi, dove è possibile incontrare personaggi misteriosi, ma caratterizzati da un microscopico quid che li rende casualmente molto simili ad altri che ci sono ben più familiari.

Dai viaggi del cabarettista fiorentino e dalle sue esperienze di popoli lontani e di donne intellettuali di cui è difficile cogliere la raffinata psicologia, si passerà poi al mondo di Vergassola.

 Il comico ligure illustrerà per contrapposizione la vita vissuta nella triste città di provincia di La Spezia, dove il bancomat è l'unica distrazione aperta anche la notte e le infinite discussioni con gli amici al bar convergono sempre verso un personaggio misterioso, addirittura mitologico e comunque sempre incredibilmente lontano: la donna.

Sono infatti "le donne, queste sconosciute", a fornire una  convinzione comune a entrambi i comici, una convinzione che gli fa trovare un punto d'incontro nonostante i percorsi, le esperienze e i mondi diversi che rappresentano.

Lo spettacolo, nato da una collaborazione di vecchia data tra i due artisti entrambi ospiti usuali del Maurizio Costanzo Show, è stato rappresentato nel corso degli ultimi anni decine di volte come un work in progress, che poi è riuscito a trovare una sistemazione più o meno definitiva, anche grazie alle scene realizzate appositamente dal Pepi Morgia.