Sono oltre 245.000 nelle Marche i minori e gli adolescenti compresi nella fascia do età 0 -18 anni, circa il 16% di tutta la popolazione marchigiana.
La loro distribuzione territoriale segue più o meno quella generale: nella provincia di Ancona vive circa il 29% dei minori marchigiani, a Pesaro il 23%, ad Ascoli Piceno il 27% e in provincia di Macerata il 21%.

Contrariamente alle tendenze demografiche i minori e gli adolescenti maschi sono più numerosi delle femmine.
Inoltre analizzando in dettaglio i dati Istat relativi all'ultimo censimento 2001 è possibile rilevare 3 casi di soggetti coniugati a sedici anni, 22 a 17 anni e ben 66 a 18 anni, tale stato riguarda prevalentemente il sesso femminile e la provincia che presenta il dato più rilevante è quella di Ascoli Piceno  (26 casi).

Altro elemento da segnalare è quello quantitativo riferito alle fasce di età, infatti questo si presenta uniforme su base regionale e provinciale: ci sono cioè nelle Marche mediamente 12.000 minori ed adolescenti per ciascuna fascia di età da 0 a 18 anni.
 Questi semplici dati, unitamente ai dibattiti quotidiani sulla condizione giovanile, suggeriscono alcune considerazioni:
Quello dei minori e degli adolescenti è un pianeta che va costantemente esplorato e capito nella sua interezza.

Spesso e giustamente fa notizia il disagio, la problematicità, la disabilità ma si rischia di trascurare la normalità che è molto più vasta e che merita tuttavia attenzione, considerazione e valorizzazione.
Credo sia dovere delle istituzioni garantire questo ed inoltre cercare di capire a fondo le esigenze dei minori e degli adolescenti anche se apparentemente soggetti  non  attivi della politica in quanto non ancora con il diritto di voto.

Sarebbe interessante e curioso promuovere un referendum o una consultazione ufficiosa presso i minori per ascoltare e verificare le loro aspettative.
Capire i minori e gli adolescenti significa, a mio avviso, evitare nei loro confronti le generalizzazioni e cogliere invece le positività e divulgarle.

Diffondere modelli positivi, incentivare una cultura della solidarietà e della legalità che nei giovani trova terreno fertile.
Trovo personalmente, viceversa, deleterie le ricorrenti generalizzazioni che propongono masse di adolescenti ubriaconi solo interessati a sesso, droga e alcol. E le migliaia di giovani volontari impegnati nelle innumerevoli associazioni, gli scouts, i gruppi giovanili parrocchiali, i centri di aggregazione. Le associazioni sportive, ecc.? Sono questi l'eccezione ?

Sono convinta che i minori e gli adolescenti delle Marche, come tutti i loro coetanei, abbiano bisogno di vedere e sentire quotidianamente messaggi e fatti positivi, normali come loro, affinché non si sentano esclusi o disagiati ma valorizzati nella loro normalità.
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