Per un fine settimana da brivido.
San Benedetto del Tronto | E' uscito ieri al "Cinema delle Palme", in anteprima nazionale, l'horror "They-Incubi dal mondo delle ombre".
di Gianluca Traini
Presentato in locandina per ragioni puramente commerciali dal regista cult Wes Craven ( Nightmare, Scream ), è uscito ieri alle Palme per restare in sala almeno questo fine settimana l'ultimo film di Robert Harmon: "They-Incubi dal mondo delle ombre".
Attraverso colpi di scena e sorprese terrificanti, questo horror racconta la storia di Julia ( Laura Regan ), una brillante studentessa di psicologia che alla vigilia della sua tesi di laurea e dell'avvio di una brillante carriera professionale riceve un'inquietante telefonata da parte di un suo ex fidanzato e amico di infanzia, Bill, il quale le confida i suoi terribili incubi notturni, avvertendola che "loro" stanno per tornare.
E sarà proprio la morte di Bill a mettere in guardia Julia e i suoi amici, che a partire da questo terribile evento dovranno confrontarsi di nuovo con il paralizzante terrore del buio che avevano provato da bambini e che adesso è tornato per ossessionarli con incubi da infarto che sembrano così reali da mettere a repentaglio la loro sanità mentale e persino la loro vita.
Tormentata da scioccanti visioni notturne, ma decisa a lottare per la propria sopravvivenza, Julia dovrà cercare la risposta a una domanda che le gela il sangue nelle vene: le cose malvagie che da bambina pensava fossero solo nella sua testa , sono davvero frutto della sua fantasia o esistono realmente?
They, che segna il ritorno al genere horror di Robert Harmon dopo più di vent'anni, si può considerare come una schietta inchiesta sui meccanismi interiori del terrore.Ciò che non si vede , ciò che viene soltanto suggerito o relegato in un angolo dimenticato della nostra mente è di gran lunga più pauroso di quello che viene mostrato esplicitamente.
Come afferma lo stesso regista, " l'idea di base è che nulla dovrebbe mai essere manifesto.L'esperienza del sogno apre la porta verso il subconscio. Tuttavia aprire quella porta comporta sempre dei pericoli." Questa poetica del non mostrare si rivela chiaramente nella scelta di effetti speciali poco invasivi che lasciano spazio alla fantasia di chi guarda e mantiene ai mostri che si nascondono nel buio quel'alone di terrificante mistero che li fa essere inquietanti.
Forse il limite di questo primo horror della stagione che arriva nelle nostre sale sta nel suo giocare su una situazione base della paura, quella del buio appunto, che , nonostante alcune trovate, a volte riesce difficilmente ad essere originale, rischiando così di cadere nel dèjà-vu.
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23/08/2003
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