Il nostro  bentornato a Vincenzo Calia per il terzo anno consecutivo a San Benedetto per le Prefinali Nazionali di Miss Italia. Per tutta la Riviera è un gradito ritorno di un figlio d'arte che ci ha già stupito e affascinato negli anni scorsi.

Ci auguriamo lo sia anche per te.

Sicuramente. Una bella soddisfazione anche quest'anno potermi occupare della scenografia degli spettacoli serali qui a San Bendetto. Come sempre abbiamo lavorato molto – anzi in realtà lo stiamo ancora facendo – e abbiamo messo il massimo impegno nel progetto. Speriamo che tutto vada bene e che le idee che proporremo piacciano.

Ci puoi anticipare qualcosa?

In realtà sarebbe tutto top secret ma qualcosa posso svelarlo. Abbiamo voluto giocare con il tema del concorso, cioè le Olimpiadi della Bellezza, e ricreare perciò una situazione ispirata alla Grecia antica. L'atmosfera dovrà trasmettere una sensazione aulica perciò abbiamo scelto di riprodurre uno stile dorico interpretato in chiave neoclassica.

I colori predominanti?

Le colorazioni primarie sono il bianco, il travertino e l'azzurro. Vogliono soprattutto riprodurre un senso di ampiezza dato che il palco dovrà ospitare 250 ragazze e sistemarle non sarà facile. Per questo non poteva mancare la fatidica scalinata; lo spazio in questa maniera viene sviluppato in profondità e altezza, mentre tramite il bianco viene accentuata la dimensione orizzontale della scena. Credo che il tutto poi si sposi bene con l'atmosfera cittadina di giardino a cielo aperto e con i colori stessi della macchia mediterranea sambenedettese.

Come ti sei trovato a lavorare in questa struttura del Palacongressi?

Sono qui dal 18 agosto e come sempre ho trovato la gentilissima e disponibilissima accoglienza di tutti gli addetti. Il teatro ha delle buone potenzialità che potrebbero essere ancora migliorate con qualche intervento tecnico. Ha d'altra parte una buona acustica; avrebbe delle potenzialità straordinarie – non comuni ad altri teatri italiani - a livello di struttura ricettiva, una volta però perfezionato e finito tutto il complesso.

Cosa vuol dire per te fare lo scenografo per Miss Italia, anche rispetto al fatto che le Prefinali sono qui a San Benedetto?

Essere qui è un'esperienza molto bella e importante ma anche divertente. San Benedetto è una città viva dove torno sempre con piacere in questo caso per lavorare. E fare qualcosa per Miss Italia è una esperienza stimolante ed interessante Mio padre ha curato le scenografie a Salsomaggiore per dodici anni ed io ora ho l'opportunità di curare questi spettacoli perciò non posso che andarne orgoglioso. Gran parte del merito, per la realizzazione e l'impegno poi va anche a questi due ragazzi della "Backstage  Service" Corrado Di Silverio e Riccardo Sciarra; stanno veramente lavorando giorno e notte per mettere tutto bene e a punto.

Quello che mi chiedo è come nasce una scenografia di questo genere in fase ideativa. C'è un lavoro di team oppure hai carta bianca?

Quest'anno ci sono le due serate a tema artistico e musicale. Si parte quindi dal fatto che il regista e i suoi collaboratori hanno qualcosa in mente. Quel qualcosa poi io posso elaborarlo nella maniera che ritengo più consona alla manifestazione. In questo caso è venuto fuori quanto descritto sopra; inoltre ci saranno sorprese - che ora non svelerò - legate proprio all'arte e alla musica che saranno protagoniste rispettivamente nei giorni di sabato e domenica.

Qualcosa che vorresti dire e non hai detto. Una dichiarazione spontanea.

A livello personale vorrei innanzitutto ringraziare Enzo e Patrizia Mirigliani ed inoltre anche Lauro Micheli. Poi, visto che sono qui da diversi giorni ormai, la città di San Benedetto che come sempre accoglie la manifestazione con grande affetto e calore. Mi trovo veramente molto bene, sicuramente un'occasione per gustare buon cibo e buon vino ogni qualvolta si finisce di lavorare. Finita questa esperienza mi auguro di poter tornare presto. Un ringraziamento personale perciò anche a voi sambenedettesi per la vostra gentilezza e cortesia!