Si inizia con Samb – Acireale, sportivamente. Infatti allo stadio si va a piedi. La lunga fila colorata che s'incammina verso il Riviera della Palme incuriosisce un fraticello che, a braccia conserte, seduto su un muretto mi fa:"Bella processione, questa si che è fede"!

"Per San Benedetto"- rispondo.

"Martire"? - replica

Lo guardo in modo bieco. Sento che è un presagio. Infatti si inizia con un ritmo da camomilla sogni d'oro. Il vegliardo che è accanto a me non regge e si appisola. Verso il finire del primo tempo un boato lo risveglia.

"Ha segnato Zerbini"- gli faccio.

"No, no la chiave non è sotto lo zerbino e dietro il vaso"- mi risponde un po' stralunato.

"Ma quale zerbino, ha segnato Zerbini:il centravanti"- gli urlo.

S'alza di scatto a braccia alzate:"Grande Zerbini"!

La partita continua con il solito tran tran, l'Acirieale si adegua.

Tutto sommato tre punti sono sempre buoni da mettere in cascina.

Ma Costantini ne sa una più del diavolo. Fa due cenni con la mano. Significa: "Uno di voi si deve far espellere". I suoi lo guardano sbigottiti. Lui ripete il cenno con decisione:il dado è tratto. La volontà del mister è subito eseguita.

Costantini l' ha pensata bene. In dieci esalto lo spirito combattivo della mia squadra e induco  la Samb alla tranquillità. Anzi, visto che già sono tranquilli, alla super tranquillità. Così è. L'Acireale comincia a velocizzare la manovra. La difesa a quattro della Samb, che fino ad ora era stato un muro (del pianto ovviamente) , comincia pure a balbettare. La squadra si allunga in modo impressionate:tra attacco e difesa c'è spazio per la torre degli Asinelli. Ma , nonostante tutto, L'Acireale non riuscirebbe a segnare neanche in sei ore di gioco. E qui entra in ballo il muro del pianto. Su un pallone alla "viva il parroco" si incomincia a fare il giochino:"La prendo io? Ma no prendila tu! Ma su lasciala a lui. Ma no,adesso ci vado io". Russo è lì e fa:"Vi spiace se la prendo io"? Nell'imbarazzante silenzio del "chi tace acconsente",l'ala ringrazia e mette nel sacco.

Costantini è già soddisfatto per la riuscita della sua geniale trovata, vorrebbe far espellere Polito e puntare alla vittoria. Ma non serve ,a questo punto la Samb è cotta e fa un capolavoro di coglioneria. Una palla naviga lentamente verso Aprea, con rotta Sud, Sud-Est. Ma Aprea sta recitando a Franchi: "La vispa Teresa avea fra l'erbetta, a volo sorpresa, gentil farfalletta..." e preferisce farla scivolare verso il fondo...dove c'è Campofranco. Palla di nuovo in area,in un nugolo di maglie rossoblu che urlano"La prendo io,no prendila tu,ma dai che la prende lui" e il signor nessuno da Acireale fa il secondo gol.

Comunque il popolo rossoblu non abbia paura, a Teramo la squadra sarà rafforzata. Gaucci prenderà l'islandese Asky, poi Lussy,detto pinguino,dalla Terra del Fuoco; quindi O' Nik aborigeno dell'Australia e infine Zulù , watusso di due metri e mezzo,c ome difensore centrale. Alberto Sordi avrebbe detto:"La Samb, mamma mia che impressione"!

Post scriptum. Confesso le storie di Costantini e di Gaucci sono false, purtroppo tutto il resto è tragicamente vero.