Quattro sono stati i passaggi nodali del Consiglio comunale di martedì: il ritorno a votare con la maggioranza di Vincenzo Rosini e Francesco Baiocchi; il discorso del capogruppo di FI Benedetto Marinangeli; la presenza nell'aula municipale di Pirangiola Cattaneo, inviata  ad osservare il caso Ceneri dal ministro delle Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo; le difese dell'assessore Ceneri prese dai gruppi di minoranza.

La partecipazione  dei dissidenti è un segnale per la nuova alleanza, legata alla rivoluzione dell'esecutivo. L'opposizione ha ricordato che dopo la Ceneri toccherà all'assessore all'Urbanistica, Leo Sestri, e al collega ai Lavori Pubblici, Giovanni Poli.

Marinangeli ha detto: "Questa mancanza di rispetto nei confronti della Ceneri, sarebbe stata nell'aver presentato un'interrogazione con risposta scritta, invece per replica abbiamo ricevuto accuse di essere gretti e maschilisti. Lei ha impostato una polemica con noi nell'alterato rapporto uomo-donna. A Montefiore prendemmo l'impegno che tra assessori e consiglieri doveva iniziare un dialogo costruttivo, purtroppo nel suo caso ciò non è avvenuto. Se poi un assessore indice una conferenza stampa contro il gruppo consiliare, cioè contro chi la deve difendere... Che stasera sia stata difesa dalla minoranza non è certo una virtù. E' che ci siamo sentiti lesi nella nostra funzione. Il consenso, assessore, non va solo cercato in alto, ma anche tra le persone elette. La mia posizione non è personale, ma espressione del pensiero del gruppo consiliare. Sono fermamente convinto che le nostre richieste sono fondate. Il nostro non è un ricatto, perché il gruppo consiliare ha una dignità che non può essere calpestata".

Il Consiglio si è svolto sotto lo sguardo di Pierangiola Cattaneo, esponente del Dipartimento Donne Lavoro, mandata in missione dal ministro alle Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo.

"Ho parlato con il sindaco - ha dichiarato - per vedere se potevo essere utile. Mi ha detto che la situazione è spiacevole e che avrebbe cercato di rimettere le cose in equilibrio. Visto l'andamento, e mi auguro che si risolva con equilibrio, riferirò al ministro e agli organi competenti. Questa sera ho visto trasversalità, il supporto della sinistra sta a significare che la Ceneri ha fatto un lavoro positivo sul territorio. Se il sindaco le ritirerà le deleghe, penso che ci troveremo un battaglione davanti, sia per il ricorso al Tar, sia per l'azione legale. In ogni caso chiederemo un intervento da Roma da parte della Prestigiacomo, per prendere atto della situazione e vedere se la sfiducia a un assessore è corretta. Auguriamoci che ciò non avvenga, perché non sarebbe dignitoso di fronte alla gente".

E la Ceneri, che fa? "Non ho nessuna intenzione di dimettermi. Se i consiglieri di FI non garantiscono la governabilità, potrebbero loro dimettersi per fare spazio ai candidati della lista azzurra. La discussione sulla sfiducia è avvenuta sulla stampa e in Consiglio, invece il coordinatore doveva convocare l'assemblea degli iscritti per discuterne insieme. Ringrazio la minoranza che ha espresso una posizione coerente con il proprio schieramento politico, senza ignorare i contenuti di rispetto della dignità della persona, che devono sempre accompagnare una sana dialettica in Consiglio".

Ai posteri l'ardua sentenza.