Nei giorni scorsi l'ex Assessore regionale alla Cultura Gino Troli aveva espresso il suo appoggio alle proteste del Comitato di quartiere del Paese Alto per l'impossibilità di visitare la Torre dei Gualtieri, dopo il suo recente restauro. Bruno Gabrielli, Assessore alla Cultura del Comune di San Benedetto del Tronto, risponde con la lettera che segue.


L'intervento dell'ex assessore regionale alla cultura Gino Troli sulla necessità di riaprire al pubblico il Torrione del Paese Alto, pur pienamente condivisibile negli obiettivi, rende tuttavia necessarie alcune precisazioni.

È evidente che come Assessore alla Cultura, pur auspicando la piena fruibilità del monumento simbolo della città, non posso addentrarmi in aspetti così strettamente tecnici come quello della messa in sicurezza della struttura. Ma su alcune valutazioni che mi riguardano più da vicino ritengo di dover dire la mia.

Intanto non vedo perché uno spettacolo di intrattenimento non possa essere anche "evento culturale". Probabilmente il mio è un concetto di "cultura" meno di elite, ma non mi sento di bollare come "non culturale" una forma di espressione teatrale – il cabaret, appunto – sulla quale peraltro proprio il mio illustre predecessore è stato tra i più convinti sostenitori fin dalle prime edizioni del "Théatre de Poche". Per me è cultura la performance dei comici di Zelig ad Agostinpiazza ed è ugualmente cultura il programma offerto in alternativa, in quelle stesse serate, alla Palazzina Azzurra: tre concerti di musica classica e un dibattito su Saddam Hussein in compagnia con il futuro vicedirettore del Corriere della Sera.

Anche in fatto di personale è stata fatta un po' di confusione. Non mi risulta, infatti, che il Comune disponga di dipendenti per tenere aperto il Torrione. Tanto più che quest'estate, solo per poter garantire la fruibilità delle strutture già aperte (Palazzina e Palazzo Piacentini), si è dovuto addirittura procedere all'assunzione di due custodi trimestrali. Le risorse umane scarseggiano e non posso, dunque, che compiacermi per la disponibilità della Piceno da Scoprire Spa a fornire gratuitamente (senza spese per il Comune, dunque) un proprio operatore qualificato. Accetto fin d'ora la proposta… affare fatto!

Non sta a me fare proclami sulla Torre dei Gualtieri, essendovi connessioni di carattere strutturale, ma sarò più rassicurante sui musei, i cui problemi di riapertura sono di natura scientifica e di allestimento: non è vero che bisognerà attendere un'estate ancora. Le anfore, ad esempio, torneranno visitabili già da ottobre, per la gioia di tutte quelle scolaresche alle quali sono prevalentemente destinate.

* Assessore alla Cultura, Turismo e Sport