Cade il 12 di ottobre e nel 2004 si celebra il quarto centennale dalla sua morte.

Si tratta di San Serafino da Montegranaro, Santo Patrono della cittadina calzaturiera, morto ad Ascoli Piceno quattrocento anni fa.

In occasione di tale ricorrenza proprio nel capuluogo ascolano si stanno organizzando grandi festeggiamenti ma a Montegranaro, luogo d'origine del Santo, ci si chiede se la chiesa a lui intitolata sarà davvero riaperta in occasione del giorno del patrono.

Nella mattinata di ieri si è avuto un sopralluogo al quale hanno preso parte il sindaco Gianni Basso, l'assessore ai lavori pubblici Graziano Di Battista, il parroco e rappresentanti della ditta incaricata ad eseguire i lavori sulla struttura. "

Abbiamo voluto confrontarci stabilire le modalità di un intervento che possa rendere fruibile la struttura - osserva l'assessore Di Battista - giusto per citare un esempio, si sono individuate le pareti da schermare per garantire la massima sicurezza ai visitatori. In attesa dell'arrivo dei fondi per il terremoto, da utilizzare per sistemare la struttura, abbiamo stanziato una somma che ci permetta di andare avanti con la sistemazione".

Quanto alla tempistica, Di Battista presume che la ditta possa portare a termine i lavori per la fine di settembre. "Contiamo di poter mettere la chiesa a disposizione della comunità per il 5 di ottobre" ha osservato.

Il tempo inizia a stringere e, per arrivare puntuali all'appuntamento, bisognerà davvero premere sull'acceleratore.

Quanto ai festeggiamenti organizzati ad Ascoli, si apriranno sabato prossimo, 21 settembre, le celebrazioni centenarie presso la chiesa di San Giacomo della Marca - Borgo Solestà.

Dopo la funzione religiosa, prevista alle ore 17,30 con la presenza di sua eminenza José Saraiva Martins che presiederà la celebrazione eucaristica, si terrà una processione verso il santuario di San Serafino con accensione delle lampade per mano dei sindaci di Ascoli Piceno e di Montegranaro. Il primo cittadino, dunque, rappresenterà ad Ascoli Piceno tutta la comunità locale, particolarmente devota al santo patrono del quale si celebra il quarto centennale dalla morte.