Lo sciopero agli acquisti indetto dalle maggiori associazioni di categoria come protesta contro il rincaro dei prezzi, è stato recepito solo in parte della popolazione che comunque è andata regolarmente a fare la spesa. Tutti però concordano nell'affermnare che alcuni prodotti stanno crescendo troppo come gli alimentari ad esempio e la colpa sarebbe dell'euro.

"I prodotti che hanno subito più rincari sono gli alimentari - spiega Claudia Simbula - e anche l'abbigliamento sta facendo la stessa fine. Il problema maggiore è il cambio della moneta, prima con 100 mila lire facevo la spesa per due giorni, ora con 50 euro solo per uno. Non so quanto questa manifestazione possa influenzare il mercato io comunque la spesa ho dovuto farla comunque". Cambia l'interlocutore, ma non il panorama della situazione tranne per il fatto che lo sciopero potrebbe dare qualche risultato.

"Il vero problema è che la lira è stata tramutata in euro senza alcuna conversione - afferma Marisa Spadi - e questo si ripercuote sulla spesa di tutti i giorni. I prodotti più colpiti gli alimentari e l'orto frutta. Non so quanto questa manifestazione possa influire, ma lameno servirà a palesare che volgiamo che la situazione cambi. Io ad esempio oggi non ho fatto la spesa".