Il consiglio comunale di mercoledì 10 settembre a Grottammare sembrava procedere verso la fine senza ulteriori sorprese o sussulti (v. archivio). Restava da discutere solo l'ultimo punto all'ordine del giorno, il n. 16, contenente sei interrogazioni presentate dall'opposizione.

La prima di queste interrogazioni (protocollo n. 11930 del 24/06/03) riguardava la viabilità sulla strada statale 16: il consigliere Filippo Olivieri (F.I.) riteneva che si potessero realizzare addirittura cinque rotatorie nel tratto di statale che va dall'altezza di piazza Carducci fino al palazzo comunale: all'incrocio di piazza Garibaldi (sottopassaggio pedonale già presente); della Valtesino; di via Galilei-via Tintoretto; di via Marche; Alighieri-Carducci (sottopassaggio pedonale già presente).

A questa interrogazione ha risposto in consiglio il comandante dei Vigili di Grottammare Stefano Proietti, con una nota scritta, letta in aula, in cui si esprimeva parere sfavorevole. Idem da parte del sindaco Luigi Merli ("realizzare le rotatorie vuol dire rendere di fatto impossibile l'attraversamento per i pedoni").

Non pago di questo e certamente a sorpresa Olivieri ha tirato fuori dieci copie di un progetto molto dettagliato, in 5 pagine, distribuendole ad altrettanti consiglieri di maggioranza, sindaco compreso. In allegato altrettanti opuscoli esplicativi, di circa dieci pagine, con un elenco di benefici che le rotatorie consentono di realizzare e che sono stati di fatto conseguiti in molte città europee (in Francia, per esempio, questa soluzione è stata adottata massivamente da città come Lilla, Lione, Marsiglia, Tolosa, Bordeaux, Nantes).

Il progetto conteneva i disegni tecnici delle zone interessate, con le rotatorie e tutte le misurazioni, a norma di legge e regola d'arte. L'arte, del resto, era quella di un architetto di Grottammare, il cui nome non è stato diffuso. Il progetto infine, era corredato di foto, una per ogni punto interessato.

Ad una proposta che è già un progetto e non una semplice diatriba verbale (o verbosa), la maggioranza ha risposto con l'impegno a prendere in considerazione l'eventuale realizzabilità dell'opera, esprimendo già vivo apprezzamento. Il presidente del consiglio comunale Massimo Rossi ha però fatto notare che il progetto andava presentato sotto forma di 'mozione' e non di 'interrogazione'.

In attesa del prossimo consiglio comunale (intorno alla metà di ottobre), gli uffici tecnici del Comune valuteranno la fattibilità del progetto. Qualora le rotatorie venissero realizzate sarebbe il primo caso dopo anni di un lavoro di pubblica utilità intrapreso su iniziativa dell'opposizione.