Scongiurate le paure per gli appassionati delle buona tavola, che potranno continuare a godersi qualche cena a base di pesce, senza neppure guardare troppo al portamonte. Il pericolo che la minor quantità di pescato influenzasse il mercato e la reperibilità di alcune qualità di pesce non esiste, a confermarlo i ristoratori della costa sangiorgese, che precisano anche che in questi ultimi anni si sterebbe creando un fenomeno molto particolare. 

Il pesce del nostro mare seppur di ottima qualità ha meno mercato di quello proveniente dal nord Europa, da paesi come Norvegia e Danimarca che offrono merluzzi e altre qualità comunque freschissime. "Reperire il pesce non è un problema - spiega Gabriele del ristorante Skipper's - anche grazie al mercato del nord europa. Oggi se qualcuno volesse fare una scorpacciata di triglie pagherebbe pochissimo, ma i clienti sono più indirizzati verso qualità di pesce più pregiato, che ha un costo leggermente superiore. Non credo però che questo influenzerà il costo di una cena. Pagare uno o due euro in più per un chilo di pesce non influenza il costo di un piatto, anche perchè in questa maniera si svoglierebbe il cliente".

Altri affermano che qualche piccola variazione sul prezzo del menù potrebbe esserci, ma nulla che possa definirsi eclatante, anzi un buoin pasto: antipasto, primo e secondo si può tranquillamente gustare da 35 euro in su a seconda delle pietanze.